In silenzio per 11 giorni. Ma ora la sinistra esulta per lo sbarco della Ong

Autorizzato il trasbordo dei 180 della Ocean Viking. Zingaretti a cose fatte: bene, finalmente

In silenzio per 11 giorni. Ma ora la sinistra esulta per lo sbarco della Ong

Dopo undici giorni di attesa, richieste di aiuto, dichiarazione di stato di emergenza a bordo, allarme per il rischio di «gesti di autolesionismo» da parte dei migranti esasperati, arriva il via libera dal Viminale allo sbarco a Porto Empedocle delle 180 persone sulla Ocean Viking. La nave della Ong Sos Méditerranée le aveva soccorse in due diverse operazioni di salvataggio davanti alle coste libiche. Per giorni aveva poi reiterato la richiesta di un porto sicuro a Italia e Malta senza ricevere risposta, nel silenzio dello stesso Partito democratico e di quella sinistra che vuole abolire i decreti Sicurezza. Solo ieri, a cose fatte, è arrivato il plauso del segretario Nicola Zingaretti: «Finalmente, in futuro si deve essere più tempestivi, ma bene. I problemi si risolvono non si cavalcano, soprattutto quando si tratta di vite umane». Gli risponde il compagno di partito Matteo Orfini: «In questo caso il problema lo ha creato il nostro governo con un decreto di chiusura dei porti (per l'emergenza Covid, ndr). Vogliamo risolverlo? Ritiriamolo e abroghiamo i decreti Sicurezza. Per rincorrere Salvini chiudiamo i porti e sequestriamo le persone in mare esattamente come lui».

Ieri sono stati fatti i tamponi a tutte le persone a bordo e stamattina arriveranno i risultati. I migranti dovrebbero essere trasbordati in rada a Porto Empedocle sulla nave Moby Zaza, adibita alla quarantena dei naufraghi e dove erano stati trasferiti anche i 28 migranti positivi che erano stati salvati dalla Sea Watch. Per loro il periodo di isolamento dovrebbe essere finito ma si attende la conferma della negatività del tampone. Ma sono in molti a sinistra a puntare il dito contro il silenzio di un governo che ha fatto dello slogan «discontinuità» rispetto politiche dell'ex ministro Salvini una bandiera. «Nei fatti però - constata Pietro Grasso, Leu - le cose non sono cambiate abbastanza». E Giuseppe Civati: «Se ci fosse Salvini al governo direste che è una vergogna totale, mi scrivono. Lo dico lo stesso ed è una vergogna ancora più grande proprio perché non c'è Salvini al governo». Accuse piovono dalla stessa ong: «In questi giorni l'Ue è stata in silenzio. Non abbiamo visto iniziative di ripristino degli accordi di Malta né solidarietà con gli altri Stati costieri. Il medico che ieri ha visitato Ocean Viking ha confermato un enorme disagio psicologico tale da considerare la situazione fuori controllo». Eppure il Viminale smentisce: la relazione del team salito a bordo a seguito di una richiesta di evacuazione medica per motivi psicologici inviata dalla nave «ha accertato l'insussistenza di particolari criticità sanitarie ed ha altresì riferito che qualche tensione che si era registrata sulla nave è in via di superamento».

La Moby Zaza però non basta per ospitare per il periodo di isolamento tutti i migranti che sbarcano sulle nostre coste. Molti di quelli che arrivano a decine con sbarchi autonomi e quasi quotidiani a Lampedusa vengono trasferiti nei centri di accoglienza della Sicilia, sulla terraferma.

Da cui poi fuggono, come nelle ultime settimane, alimentando la tensione con i residenti. Il governatore della Regione Nello Musumeci chiede altre navi per la quarantena, visto l'aumento delle partenze dalla Libia e dalla Tunisia. Ma dal Viminale ancora nessuna risposta.

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