Quella che si è conclusa è stata una campagna elettorale incendiaria, che ha visto gli schieramenti politichi lanciarsi dardi infuocati e gli alleati di governo trasformarsi in acerrimi nemici. La posta in gioco, d’altronde, è alta e va al di là delle geometrie dell’Europarlamento che, con l’ascesa del sovranismo, sono inevitabilmente destinate a cambiare. Il voto di domani, infatti, è anche un banco di prova per l’esecutivo gialloverde, ad un anno dal suo insediamento.
È per questo che, nonostante il silenzio elettorale e lo stop ai comizi e alle ospitate televisive, sui social network la campagna elettorale non si è fermata. Questo vale un po’ per tutti. Vale per Matteo Savini che stamattina ha dato il buongiorno ai suoi follower rilanciando una notizia di cronaca locale (una triste vicenda giudiziaria che vede coinvolto un pugliese condannato per aver maltrattato il suo cane), corredandola con un commento nel quale ricorda il fondo ad hoc creato dal Viminale (1milione di euro) per scovare e chiudere canili e gattili lager. È solo la prima di una lunga serie di pubblicazioni.
Salvini però non è il solo ad essersi affacciato sui social network nonostante il silenzio elettorale. Hanno fatto lo stesso anche il leader grillino Luigi Di Maio, che su Instagram ha postato uno scatto che lo raffigura assieme alla sua fidanzata Virginia Saba, e Paola Taverna che, sempre su Instagram, ha lanciato la chiamata al voto: “Adesso tocca a voi. Noi ci abbiamo messo anima e corpo”. Anche alcuni esponenti del Pd non si sono tirati indietro. Tra questi, ad esempio, c’è la deputata Alessia Morani, che ha cinguettato contro Riccardo Fraccaro. E poi, ancora, la sua collega d’Aula Anna Ascani, che invece se l’è presa con Bussetti. Insomma, dopo le piazze degli ultimi comizi, sono le piattaforme social ad ospitare le ultime stilettate pre-voto, ed ognuno ha continuato a portare acqua al proprio mulino.
All’appello non manca neppure l’ex presidente della Camera Laura Boldrini che, in queste ore, ha rivolto a Salvini l’ultimo affondo: “Abbiamo un ministro dell’Interno che non lavora, sempre in giro a fare comizi”. Un’accusa non certo nuova, questa, una specie di cavallo di battaglia per i dem.
“Almeno – aggiunge la Boldrini che sembra non aver notato l’andazzo generalizzato di questo sabato di vigilia – oggi poteva sfruttare questa occasione per sbrigare qualche pratica e invece no, viola il silenzio elettorale e, come al solito, passa la giornata a twittare”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.