L'Intergruppo per la libertà religiosa del Parlamento europeo ha organizzato un incontro con i coniugi pakistani Shagufta Kausar e Shafqat Emmanuel, accusati ingiustamente di blasfemia nel 2013. La coppia cristiana ha trascorso 8 anni in carcere ed è stata rilasciata anche grazie alla risoluzione sostenuta dall’Intergruppo e approvata dal Parlamento europeo il 29 aprile 2021.
Tuttavia, né la loro storia né quella della studentessa nigeriana cristiana Deborah Samuel, lapidata e bruciata perché accusata di blasfemia, ha convinto la sinistra europea ad approvare una menzione sulla persecuzione dei cristiani un una risoluzione che aveva come tema proprio la difesa della libertà religiosa nel mondo. La denuncia è arrivata da Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d'Italia-Ecr e co-presidente dell'Intergruppo per la libertà religiosa del Parlamento europeo insieme al collega olandese Peter Van Dalen.
"Le leggi sulla blasfemia sono un'infamia che colpisce molte persone in Pakistan, credenti e non credenti di tutte le fedi religiose. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente radicalizzazione della società pakistana. Dal 1986 ad oggi, le vittime sono salite a oltre 4mila, soprattutto cristiani, e il dato è in continuo aumento", ha detto il rappresentante in Europa del partito di Giorgia Meloni. Tra processi sommari che, spesso, si tramutano in vere e proprie vendette e atti persecutori contro le minoranze cattoliche di certi Paesi del pianeta, la situazione dei cristiani è sempre più "una tragedia mondiale, come ci dimostra la tragica notizia che abbiamo ricevuto dalla Nigeria dove Deborah Samuel, una studentessa cristiana, è stata accusata di blasfemia e lapidata. L'Europa deve continuare a battersi per difendere i diritti umani dei milioni di cristiani perseguitati in tutto il mondo".
Eppure, nonostante questo, "la sinistra europea ha bocciato (244 a 231) la richiesta avanzata da un eurodeputato francese del gruppo Id, sostenuta da Ecr e Ppe, di inserire all'ordine del giorno della plenaria in corso a Bruxelles un dibattito sulla persecuzione dei cristiani nel mondo, a seguito del barbaro omicidio della studentessa nigeriana Deborah Samuel". La denuncia della delegazione di Fratelli d'Italia-Ecr al Parlamento europeo ha acceso i riflettori su un atteggiamento inconcepibile, che ha portato a "un voto vergognoso, a cui ha largamente contribuito il Pd (con sole 3 eccezioni), che ancora una volta nega la dignità dovuta al genocidio quotidiano dei cristiani in ogni parte del mondo e in nome dell'estremismo relativista finisce per non condannare quello islamista".
Raffaele Fitto, Carlo Fidanza, Nicola Procaccini, Raffaele Stancanelli, Pietro Fiocchi, Sergio Berlato, Vincenzo Sofo e Giuseppe Milazzo, firmatari della nota, proseguono: "È successa la stessa cosa pochi giorni fa a Strasburgo: anche in quell'occasione lo stesso schieramento
di forze, che va dai liberali ai comunisti, ha impedito che il martirio dei cristiani venisse menzionato in una risoluzione che aveva come tema proprio la difesa della libertà religiosa nel mondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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