La sinistra non si riconosce in Elly: la segretaria tra critiche e contestazioni

Il sindaco di Taranto (dem) contro il nuovo corso: "Non ascolta le periferie". Proteste di Cisl e Uil per la comparsata a Bologna

La sinistra non si riconosce in Elly: la segretaria tra critiche e contestazioni

Elly Schlein fatica a compattare il fronte. Lo dimostrano le critiche del sindaco di Taranto, la ribellione dei dirigenti Uil durante la piazza sindacale di Bologna e il continuo smarcarsi dal Pd di Movimento 5 Stelle e di quel che rimane del Terzo polo. Il centrosinistra è frazionato in anime che non comunicano. Parte della base pensa che l'orientamento della segreteria sia troppo elitario. «Il Pd targato Elly Schlein non sembra ancora interessato, purtroppo, a calarsi nella realtà delle città, delle periferie e della provincia italiane», tuona il dem Rinaldo Melucci, che è il primo cittadino pugliese citato poc'anzi. Quelle che il Papa chiama «periferie esistenziali» - lascia intendere il sindaco - non interessano a Elly, che è tutta concentrata nella costruzione di un partito metropolitano.

Melucci fa un elenco: «Ritardo del Mezzogiorno, problemi demografici, burocratici o, in generale, di contesto che gli amministratori locali affrontano». E il popolo non può riconoscersi in un corso così snob. Melucci conclude la sua missiva, invitando la segretaria a Taranto: una mano tesa di circostanza ma la distanza è marcata. Se al Pd serve una Giorgia Meloni di sinistra - come vorrebbero tanti politologi e analisti politici - quella non è Elly Schlein: c'è poco da fare. Difficile che il leader riconosciuto di una coalizione possa essere contestato, peraltro poco dopo la Festa dei lavoratori, in una piazza di Cgil, Cisl e Uil contro il precariato. A Bologna peraltro, dove la Schlein ha costruito parte del suo successo. «Vai a casa» le hanno urlato quattro dirigenti della sigla guidata da Pierpaolo Bombardieri. Qualcosa in più di un episodio simbolico. Il certificato, più presumibilmente, di uno scollamento tra il vertice dem e l'elettorato potenziale. Anche i metalmeccanici della Cisl protestano per la presenza della politica in piazza: «50 anni di lotte hanno insegnato ai metalmeccanici una cosa fondamentale: l'autonomia del sindacato dalla politica paga sempre!», scrivono su Twitter.

La segretaria comunque ostenta serenità. «Ci siamo sentiti anche ieri - dichiara rispetto al dialogo con Giuseppe Conte - , diciamo che non sempre le agende si incrociano, ma sono convinta che su queste battaglie ci sia con lui e con il Movimento 5 Stelle una convergenza sulle rivendicazioni che sono portate nelle piazze». Sarà. In pubblico l'ex premier continua a contendere lo scettro di riferimento progressista (guardando però pure in altre direzioni), forte pure del diverso radicamento territoriale, con un Pd sempre più proiettato verso nord. Conte, intendiamoci, appare in difficoltà tanto quanto la Schlein ma ha appunto il vantaggio di avere un competitor privo del tocco magico atteso.

La segretaria dem intanto prepara l'incontro sulle riforme con il premier di settimana prossima. «Siccome siamo un partito democratico in cui si discute, prima faremo una segreteria e ci confronteremo con i nostri deputati e senatori delle Commissioni Affari Costituzionali e poi andremo a sentire che cosa ha da dire il governo». La Schlein sa che la mancanza di dialogo interno è una delle spade di Damocle agitate dai riformisti e dai cattolici rimasti ancora tra le fila del partito (sempre meno). La segretaria sfodera il suo libro dei sogni, citando «giustizia sociale», «lavoro» e «conversione ecologica».

Il tutto condito dall'ovvia quantità di ideologismi da «new left» alla Alexandria Ocasio Cortez. Il partito della Ztl è già superato. Questo sarà quello che guarda solo alla Zona Uno, per usare un riferimento milanese. Resta da comprendere quanti e quali dirigenti ed eletti saranno disposti ad assecondare Elly.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica