Dal palco di piazza del Popolo a Roma durante la manifestazione a sostegno di Enrico Michetti dove, secondo gli organizzatori, erano presenti circa 10mila persone, Giorgia Meloni si è schierata al fianco di Silvio Berlusconi per il processo Ruby Ter: "Mandiamo la nostra solidarietà a Silvio Berlusconi. In Italia serve riforma della giustizia vera che liberi magistratura dalle sabbie mobili delle correnti", ha detto il leader di Fratelli d'Italia."Sulla giustizia serve una riforma vera non la 'romanella' della Cartabia", ha proseguito Giorgia Meloni.
Piazza del Popolo si è riempita rapidamente nel pomeriggio e il leader di Fratelli d'Italia non ha potuto fare a meno di ringraziare: "Lo abbiamo promesso e lo abbiamo fatto. Non ci faremo mettere il bavaglio. Se tanta gente viene in piazza a sventolare una bandiera è perchè oggi può dire di sentirsi fiera di essere di FdI. Un partito che non si è mai venduto e ha sempre detto quel che pensa. Questa è una grande manifestazione. Forse siamo rimasti gli unici ad organizzare manifestazioni di questa portata, sempre rispettando le regole e il protocollo previsto dalla pandemia. Crediamo che la politica si faccia ancora così".
Grande la partecipazione popolare a sostegno di Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma, che come ha detto Giorgia Meloni, "nei secoli è stata invasa, saccheggiata, ma è sempre rimasta in piedi. Oggi Roma viene derisa da tutti i competitor stranieri. Sono mancate le amministrazioni efficienti. Ma a monte è mancato anche il riconoscimento a Roma dei poteri e dei fondi necessari". Intervenendo dal palco, Michetti ha dichiarato: "Il sindaco di Roma ha la responsabilità di governare il più grande patrimonio al mondo. Il centro destra è etichettato da sempre come omofobo e razzista ma noi siamo gente per bene che ama la famiglia, la Patria e rispetta la Costituzione".
Giorgia Meloni poi è intervenuta anche sul reddito di cittadinanza: "Io continuo a ritenere che il reddito di cittadinanza sia una vergogna. Che si diano fino a 780 euro al mese per stare a casa mentre lavoratori statali che lavorano per 8 ore al giorno prendono poco più di mille euro". Un concetto che ha ribadito anche successivamente: "Per i ventenni è il messaggio più diseducativo che si possa lanciare. Quel giovane ha diritto a partecipare, non a essere mantenuto con quel metadone di Stato". Ha mosso critiche alle proposte della maggioranza di governo: "La legalizzazione della cannabis, la legge Zan, la tassa di successione. Ma manco i Visitors avrebbero avuto un programma così distante dal genere umano".
Non risparmia bordate alla sinistra dal palco di piazza del Popolo: "Hanno tentato di zittirci in tutti i modi, ci hanno appiccicato qualsiasi etichetta di impresentabilità per sfuggire al confronto. Ci danno per negazionisti, ma la verità e che i negazionisti stanno tutti al governo... Ma noi vogliamo solo la verità. Ci hanno dato per complottisti, ma i complottisti stanno al governo...". Da Giorgia Meloni anche bordate sull'obbligo di Green pass: "Lo potevano chiamare Red pass visto che loro fanno quello che vogliono, visto che a noi vogliono mettere il bavaglio mentre alla festa dell'Unità si entra senza Green pass".
Quindi, arriva anche la critica al ministro Luciana Lamorgese: "Draghi dice che Lamorgese sta facendo un buon lavoro.
Ma non lo pensa solo lui, lo pensano anche gli scafisti e i fattoni di tutta Europa... Secondo me non fa un buon lavoro e per questo stiamo raccogliendo le firme qui in piazza per chiedere ai parlamentari di presentare una mozione di sfiducia".
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