Stepchild adoption surrettizia. Così il Pd ci riprova di nuovo

Stop al ddl sugli orfani del femminicidio. Forza Italia: il testo fa riferimento anche ai figli delle unioni civili

Stepchild adoption surrettizia. Così il Pd ci riprova di nuovo

Una frenata in commissione Giustizia, al Senato, sulla legge per gli orfani del femminicidio. E un rinvio che innesca un pomeriggio di feroci polemiche con il Pd che punta il dito contro il centrodestra e Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia che denunciano il tentativo di utilizzare surrettiziamente una materia così delicata per reintrodurre quella «stepchild adoption» già bocciata in Parlamento.

La materia del contendere è la mancata approvazione in sede deliberante, cioè evitando il passaggio in Aula, di una misura a cui Mara Carfagna ha lavorato alla Camera e che stanzia due milioni per gli orfani del femminicidio (circa duemila bambini dal 2000 a oggi). Il nodo, però, è che il testo secondo il centrodestra «fa riferimento ai figli delle unioni civili». Per questo Forza Italia, Gal e Lega Nord dicono no perché si tenta di «far entrare dalla finestra» un tema ancora caldo e soprattutto «già affrontato in altra sede». Protesta il Pd, a cominciare da Maria Elena Boschi, sottosegretario alla Presidenza con delega alle Pari Opportunità, che commenta con «stupore e dispiacere» la decisione, visto che il veto «allunga i tempi e mette a rischio il risultato finale» vista la scadenza prossima della legislatura. «Perché - si chiede Boschi - rimandare una legge che si può approvare subito? Gli orfani delle vittime hanno bisogno di riposte e di averle il prima possibile».

Il senatore forzista Francesco Nitto Palma si dice «seccato dalle continue, demagogiche strumentalizzazioni operate da una certa frangia del Pd. Noi vogliamo rapidamente licenziare la legge a condizione che non sia lo strumento per ufficializzare normativamente, vedi i figli delle unioni civili, ciò che già è stato bocciato nell'Aula del Senato. Peraltro a fronte delle lamentele degli esponenti del Pd non capisco perché il senatore Lo Giudice abbia chiesto l'immediata calendarizzazione del ddl sui matrimoni tra soggetti dello stesso sesso». Interviene a chiarire anche Paolo Romani. «Forza Italia è indiscutibilmente a favore del rapido varo del provvedimento. Non accettiamo dunque alcuna accusa da una maggioranza di governo forse più interessata a strumentalizzare i risultati che a proteggere cittadini in difficoltà». Ancora più duro Maurizio Gasparri. «Siamo assolutamente d'accordo a concedere aiuti concreti agli orfani. Ma non si può accettare una operazione spregiudicata e vergognosa che usa un dramma per legittimare qualcosa che non c'entra niente. Davvero una speculazione vergognosa».

Mara Carfagna, invece, replica in maniera diretta a Maria Elena Boschi. «Non condivido la decisione dei colleghi del Senato, ma le loro obiezioni vanno approfondite. Detto questo vogliamo rassicurare il sottosegretario Boschi: abbiamo fatto e stiamo facendo quanto serve per una rapida approvazione della legge sugli orfani di femminicidio. Il nostro lavoro però è lontano dalle photo opportunity, dalle strumentalizzazioni e dalla ricerca di visibilità.

Al sottosegretario Boschi consigliamo di studiare e approfondire meglio tutti i dossier prima di avventurarsi in improvvide dichiarazioni il cui unico risultato è quello di strumentalizzare anche mediaticamente temi che meriterebbero un approccio più umile e serio. E se proprio non dovesse riuscirci perché troppo impegnata, ceda la delega».

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