Milano Sono trascorsi più di quattro anni dalla morte di Carlotta Benusiglio, la stilista di 37 anni trovata impiccata con la sua sciarpa a un albero di piazza Napoli all'alba del 31 maggio 2016. Ora la Procura chiude le indagini e si avvia a chiedere il rinvio a giudizio per Marco Venturi, fidanzato della vittima all'epoca dei fatti, con l'accusa di omicidio volontario.
Secondo la ricostruzione del pm Gianfranco Gallo, Venturi ha ucciso la fidanzata «per futili motivi, con dolo d'impeto, stringendole al collo una sciarpa oppure il proprio braccio». La ragazza, anche a causa della «sindrome di Eagle» di cui soffriva, sarebbe «deceduta subito dopo per asfissia meccanica da strangolamento» e l'indagato avrebbe poi simulato «una impiccagione (e quindi un suicidio, ndr) sospendendo parzialmente» il cadavere a un albero. L'uomo, si legge nell'atto di chiusura indagini, è anche accusato di diversi episodi di stalking e lesioni contro Benusiglio. Gli viene contestato di averla presa a schiaffi, minacciata, colpita con calci, anche per «moti di gelosia». I familiari della vittima sono assistiti dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini.
Venturi, difeso dall'avvocato Andrea Belotti, è stato l'ultimo a vedere la donna prima del ritrovamento. Da persona informata sui fatti, col fascicolo in via di archiviazione, è passato a essere indagato per istigazione al suicidio e poi per omicidio volontario aggravato. Il gip ha negato l'arresto chiesto dal pm.
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