Liberi tutti ma non tutti liberi di spogliarsi in una tinozza alla Festa dell'Unità o di andare in giro a comprare cocaina, seppur per uso strettamente personale. E infatti il dato non è politico, né giudiziario, ma antropologico. È la settimana del battesimo del Pd psicotico e scollacciato di Elly Schlein. Specchio di una confusione programmatica da fare invidia al Raoul Duke chimico e lisergico interpretato da Johnny Depp in Paura e Delirio a Las Vegas. Solo che qui siamo a Cecina, al massimo a Rimini. E l'apice della rivoluzione è farsi beccare con qualche grammo di coca oppure mettersi in mostra, in una involontaria parodia del burlesque, davanti ad attempati militanti nostalgici del Pci e signore annoiate, munite di ventaglio per affrontare la calura.
È la teologia della liberazione del nuovo Pd di Schlein. Vietato vietare. Anche se Fiorella Zangari, segretaria cittadina del Pd di Rimini e organizzatrice della locale Festa dell'Unità, non è troppo entusiasta dell'happening liberatorio e abbastanza kitsch messo in scena domenica sera dalla «storica militante» dem Loretta Pompili, 67 anni. L'ex dirigente della Regione, ora in pensione, avrebbe dovuto almeno avvisare prima di rimanere in mutande e reggiseno dentro una tinozza per pigiare l'uva.
«Quella di Loretta, l'altra sera alla Festa dell'Unità, è stata una performance che ha lasciato tutti molto perplessi, perché non si è capito il senso della sua esibizione. In ogni caso, prima di farlo avrebbe dovuto informare tutti noi», ha spiegato la segretaria riminese Zangari.
Ma i tempi sono cambiati, al Nazareno. Ora il Pd è multicolor e libertario. «Sembra di stare dentro un'assemblea studentesca», aveva annotato subito l'incredulo Lorenzo Guerini durante una riunione con i suoi, non molto tempo dopo la vittoria congressuale di Schlein. Ed ecco lo spogliarello. Questa è la cronaca: Pompili, domenica, prima del concerto dei misconosciuti Melody, ha posizionato una bagnarola davanti al palco, tutto bardato con bandiere del Pd e dell'Unione Europea.
Subito dopo si è esibita in uno spogliarello, che nelle sue intenzioni doveva essere ispirato alle performance di burlesque dell'artista Dita Von Teese. Ed effettivamente non ha torto la Zangari, quando dice che questa esibizione la Pompili o chi per lei «avrebbe dovuto spiegarla al pubblico». Infatti la pensionata si è subito attirata le critiche di quelle vipere dei compagni di Rimini, perché «avrebbe mancato di rispetto alla Festa» e sarebbe stata solo «esibizionista».
Ed ecco che Loretta spiega il motivo del suo gesto, ricoprendolo di una patina di impegno civile. «Volevo difendere i diritti delle donne», ha detto al Resto del Carlino. Peccato che lì per lì non l'abbia capito nessuno. Ma d'altronde i militanti, grigliatori instancabili alle Feste dell'Unità, non hanno compreso nemmeno la necessità di dotarsi di un'armocromista a 300 euro l'ora. Che sballo, il Pd di Schlein.
Alle prese con l'imbarazzo per Samuele Lippi, sindaco di Cecina, provincia di Livorno, fermato lo scorso lunedì con un quantitativo minimo di cocaina, acquistato da uno spacciatore sulla strada provinciale per Riparbella, nel pisano. Nessuna denuncia, ma il primo cittadino rischierebbe anche un disarcionamento politico.
«Sono inciampato ma voglio rialzarmi e con coraggio ho deciso di intraprendere un percorso che mi permetta di prendermi cura di me. Voglio e devo farlo non solo per me ma anzitutto per i miei familiari», la riflessione di Lippi sui social. Liberi tutti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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