Superati i 120mila morti. Ma è a un passo il target dei 500mila vaccini

Dopo l'India, vietato l'ingresso in Italia a chi ha soggiornato o transitato in Bangladesh

Superati i 120mila morti. Ma è a un passo il target dei 500mila vaccini

Mentre si contano ormai 120mila morti provocati dal Covid nel nostro paese, la campagna di vaccinazione decolla. L'obiettivo di 500mila dosi giornaliere auspicate e previste dal commissario straordinario, generale Francesco Figliuolo, sarà raggiunto domani, 30 aprile, quando il totale delle somministrazioni (tra prima e seconda dose) raggiungerà, secondo una proiezione governativa, quota 19.852.000.

Fa da traino la Lombardia che riesce a sfiorare le 100mila dosi giornaliere. Diversamente da altre regioni rimaste ancora indietro, che dovranno invece accelerare, come Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata, tutte sotto la soglia del 90% di somministrazioni rispetto alle dosi consegnate. Criticità da colmare, regioni da aiutare ma nel complesso la vaccinazione di massa è ormai una realtà. Grazie ai nuovi arrivi. Oggi finirà la distribuzione dei 2,2 milioni di dosi Pfizer in ogni regione e già domani altri due milioni di vaccini saranno consegnati a Pratica di Mare: AstraZeneca, Moderna, Janssen. Con questi numeri si potrà non solo accelerare, ma ingranare la quarta e viaggiare a velocità sostenuta. Il target quotidiano potrà attestarsi sulla quota di 500mila iniezioni al giorno e anche superarlo. Vediamo come. A maggio, per esempio, sono in arrivo 17 milioni di vaccini con cui si possono somministrare oltre 548mila vaccini al giorno in un solo mese. A giugno, la previsione realistica è fissata a 30 milioni di dosi in arrivo che idealmente si traducono in un milione di vaccini al giorno. E con 47 milioni di dosi in due mesi, si potrà coprire l'intera popolazione adulta non solo negli hub vaccinali, ma anche nelle fabbriche e le aziende.

Ma la cautela è d'obbligo. E se le consegne non subiranno altre battute di arresto (AstraZeneca dovrebbe rigare dritta visto l'incudine della causa di Bruxelles per inadempienza) con 500mila dosi al giorno si potranno vaccinare 30.500.000 di italiani tra maggio e giugno. Se aggiungiamo 20 milioni di somministrazioni con cui chiude aprile, superiamo 50 milioni di dosi. Per raggiungere l'immunità di gregge, però, bisogna vaccinare il 70% degli italiani e servono 84.342.495 di dosi (se escludiamo il vaccino monodose della Janssen). E mancherebbero 34 milioni di dosi da inoculare che si potrebbero fare in 68 giorni, cioè luglio e agosto. Ovviamente questa è una previsione basata sugli approvvigionamenti dei contratti Ue che potrebbero subire degli scostamenti più o meno marcati. Forse è per questo che il governo si tiene un po' di margine e il commissario straordinario prevede di centrare l'obiettivo di mettere in sicurezza il 70% della popolazione entro settembre. Ma Francesco Figliuolo, durante la sua visita in Friuli, è ottimista sul futuro. E alle regioni che temono di trovarsi a breve senza scorte aveva replicato snocciolando rassicuranti numeri: «A maggio sono previste forniture tra 15 e 17 milioni di vaccini, in gran parte Pfizer». Un'azienda, aggiungiamo, che si è dimostrata molto puntuale nelle consegne, di gran lunga aumentate rispetto le prime stime contrattuali.

L'accelerazione della campagna vaccinale è indispensabile per arginare la curva di contagi e vittime del Covid, ieri a quota 120mila. Nessuna regione ha zero decessi e il maggior numero di morti è in Puglia (+48) e Lombardia (+47). Diminuiscono però ricoveri (-452) sono scesi sotto la soglia dei 20 mila (19.860). Anche le terapie intensive (-37) sono in calo e i malati più gravi sono attualmente 2711.

Intanto,

dopo l'India, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che vieta l'ingresso, da qualsiasi punto di confine, a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o transitato anche in Bangladesh.

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