Noam BenjaminBerlino «Si tratta del peggior incidente ferroviario nella storia recente della Germania e ancor di più di quella della Baviera». Così il ministro degli Interni del governo statale bavarese, Joachim Herrmann, ha commentato i fatti di Bad Aibling, 50 chilometri a sud di Monaco. Martedì dieci persone sono rimaste uccise nello scontro frontale fra due treni di pendolari. Due i dispersi e oltre 150 i feriti, di cui almeno dieci in condizioni molto gravi. Fra i morti ci sono i due macchinisti e i loro rispettivi assistenti. Il bilancio delle vittime avrebbe tuttavia potuto essere anche più alto: in Baviera si festeggia il Carnevale, le scuole sono chiuse, e il numero dei pendolari in viaggio la mattina è in questi giorni più basso del normale.L'impatto è avvenuto alle 6.48 nei pressi della cittadina termale bagnata dal fiume Mangfall. I due convogli della linea regionale Meridian si sono scontrati in un tratto a binario unico fra Monaco e Rosenheim. Tuttavia, anziché incrociarsi in una delle stazioni sul loro cammino, i treni si sono scontrati a velocità sostenuta. La sorte ci ha poi messo del suo facendo sì che l'incidente avvenisse in curva: a causa della ridotta visibilità, nessuno dei macchinisti ha potuto frenare in tempo. Il ministro federale dei Trasporti, il bavarese Alexander Dobrindt, ha incontrato i giornalisti dopo aver visitato il luogo del disastro. Visibilmente sconvolto, Dobrindt ha parlato di «una scena tragica: è scioccante vedere come i due treni si siano scontrati sul binario. Uno dei due convogli ha spiegato è letteralmente penetrato nell'altro, attraverso il vagone del macchinista e fin dentro a quello successivo». Anche i soccorritori hanno descritto la scena di un treno unico con due code. Particolarmente difficili anche le operazioni di salvataggio dei feriti e il recupero dei corpi delle vittime: lasciata Bad Aibling la linea corre a pochissimi metri dal fiume e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire con i gommoni e gli elicotteri, per elitrasportare negli ospedali i feriti rimasti bloccati fra il fiume e i due treni. Messi in salvo i sopravvissuti, gli inquirenti vogliono capire se l'incidente è stato causato anche da un errore umano, oltre che da un probabile guasto: a far chiarezza contribuiranno le «scatole nere», recuperate fra le lamiere accartocciate. L'unica certezza, intanto, è che il sistema di sicurezza Pzb che dovrebbe impedire lo scontro fra due treni operanti su un binario unico come ricordato dallo stesso Dobrdint non ha funzionato. Eppure, ha dichiarato alla stampa un portavoce di Deutsche Bahn (DB), il sistema Pzb della linea incidentata era stato controllato appena una settimana fa e risultava funzionare perfettamente. Era stato il disastro ferroviario avvenuto a Magdeburgo nel gennaio 2011 con dieci morti a spingere DB a dotare di questo sistema i treni che non superino i 160 km/h (i treni più veloci sono attrezzati anche con misure di sicurezza aggiuntive). Il sistema magnetico obbliga il macchinista a confermare di non aver superato alcun segnale con il rosso. Se questi non risponde opportunamente, il sistema blocca il treno in automatico.
Il disastro di Bad Aibling ha avuto una ricaduta anche sulla crisi dei rifugiati: per facilitare le operazioni di soccorso, il governo austriaco ha infatti deciso di trattenere 750 profughi che erano in procinto di attraversare il confine verso la Baviera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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