La profezia di Tremonti: "Inflazione e guerra? Cosa succederà..."

Intervistato da La7, l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti spiega perché sarebbe rischioso uno scostamento di bilancio e racconta come è cambiato il mondo con guerra e inflazione

La profezia di Tremonti: "Inflazione e guerra? Cosa succederà..."

L'ex ministro dell'Economia dei governi Berlusconi, Giulio Tremonti, adesso candidato con Fratelli d'Italia, in un'intervista televisiva a L'aria che tira su La7 spiega la fase difficile che stiamo attraversando, gli errori politici e tecnici commessi dal governo Draghi e respinge al mittente le accuse di Enrico Letta che insunua un ritorno ai condoni da parte di FdI proseguendo la campagna elettorale dell'odio ormai all'ordine del giorno.

"È molto rischioso uno scostamento di bilancio"

Come abbiamo visto sul Giornale, se la tassa sugli extra profitti per le aziende da Tremonti è considerata "un errore politico, tecnico. Inventare una tassa così basandola sull'Iva, sul lato del buonsenso, è stato un errore clamoroso", la situazione italiana è dominata dal caro energia e dall'inflazione da record schizzata all'8,4%. Il giornalista chiede all'ex ministro dell'Economia come mai, negli anni in cui è stato al governo, si sia sempre proposto come acerrimo nemico dell'austerità che proveniva dall'Europa mentre adesso, in una fase così delicata per l'economica, abbia richiamato il suo partito a una linea di rigore dicendo di no a uno scostamento di bilancio che sarebbe "una misura estremamente rischiosa". "Mi permetta di correggere: sono sempre stato dal lato dell'Europa dal 1994 in poi, ho proposto la banconota da un Euro come il dollaro. Era pro o contro? Ma hanno preferito le monetine", afferma Tremonti.

"Contro l'austerità demenziale"

Il politico, nella sua intervista, ricorda gli avvertimenti che dava a un'Europa che si stava danneggiando con le sue stesse mani. Un esempio è dato dai dazi: "L'unico contintente che toglie i dazi, un contintente che fa chilometri di regole costringendo le nostre imprese a competere con altre meno caricate di regole". Ha poi rivendicato la proposta la paternità sugli euro bond sui quali si basa adesso il Recovery del Pnrr del 2003 mentre, quando era presidente dei ministri delle finanze del Ppe (Partito Popolare Europeo) nel novembre 2011 "ero contro l'austerità demenziale, il criterio dei conti pubblici era tra quelli basici".

"Entriamo in una fase molto critica"

L'osservazione è pertintente, la risposta è al passo con i tempi. A Tremonti è stato chiesto come mai, nei due anni di pandemia, sono state portate avanti poltiche espansive mentre adesso si ha paura a toccare il disavanzo nonostante una crisi così grave. "Si è rotta la storia, è finita la globalizzazione e entriamo in una fase molto diversa e purtroppo molto critica - sottolinea l'ex ministro - È finito il mondo pacifico e sono arrivate le guerre: ricordo che nel 2016 ho scritto, anticipando quanto sarebbe avvenuto, 'mundus furiosus', e ci siamo". Il chiaro riferimento è a quanto accade, ormai da gennaio, in Ucraina ma non solo. La massa di finanza che si è creata in passato sta finendo con l'inflazione, "che è la cosa più tragica in politica. Se si sommano la guerra e l'inflazione entriamo in un mondo diverso da quello che è stato finora, un mondo purtroppo simile a quello del 2008 e la politica deve capirlo".

Gli errori di Draghi sui bonus

Tremonti ha ripercorso anche la storia recente del governo Draghi, non particolarmente rigoroso nei conti pubblici e che ha ammesso scostamenti. "È una finanza se non allegra, certamente molto flessibile", afferma ironicamente. Un esempio lampante è dato dalle decine di bonus: "Credo abbiano fatto anche il 'bonus zanzariere': la zanzara è un insetto terribile ma è un bonus un po' strampalato". Dopo il Quirinale, poi, è iniziato un periodo di rigore assoluto. "Se avessero davvero previsto la crisi che sta arrivando, ed è dovere dei governi, potevano eliminare moltissimi bonus", incalza Tremonti. Con le famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, si domanda, che senso ha avuto il bonus monopattini? In mancanza di soldi, si sarebbero dovuti fare ragionamenti diversi, o di serietà, "già a gennaio, febbraio, marzo. Adesso dicono che non ci sono i soldi perché abbiamo sbagliato l'imposta..."

"I condoni li ha fatti la sinistra"

Infine, all'ex ministro viene mostrato un recente video di un comizio di Letta che spara a zero su Tremonti e Fratelli d'Italia senza però mai nominare il partito della Meloni. "Hanno rimesso in campo Tremonti. La parola è quella: arrivano i condoni - dichiara Letta - Questo è l'impegno che loro stanno cercando di far nascere nel loro elettorato più diffuso facendo intendere che saranno gli evasori e non i lavoratori ad avere un vantaggio". Ecco la politica del fango del centrosinistra. Ma Tremonti non si è scomposto rispondendo per rime."L'ultimo condono fatto in Italia risale al 1995-96, da allora non ne abbiamo più fatti.

I governi di sinistra ne hanno fatti tantissimi. Se Letta vuole gli mandiamo l'elenco così si aggiorna. Se non ci crede guardi gli artigiani di Mestre che sono più seri di Letta", conclude.

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