Uccide la figlia 14enne e si lancia dal balcone

La donna, 52 anni, è grave. Soffre di depressione. Ha accoltellato la ragazza dopo una lite in casa

Uccide la figlia 14enne e si lancia dal balcone

Uccide la figlia a coltellate, poi si lancia dalla finestra. Quando trovano il cadavere, la 14enne ha ancora addosso il giubbino con cui era uscita di casa la mattina. Tragedia a Silì, frazione di Oristano, dove una donna di 52 anni, Monica Vinci, disoccupata, separata dal marito e fortemente depressa, al culmine di una lite afferra un coltello e colpisce la ragazza, Chiara Carta, nel bagno della loro abitazione, in via Martiri del Risorgimento. Ancora sconvolta, la donna entra in camera da letto e si getta dal balcone al primo piano, cadendo di testa sull'asfalto. A lanciare l'allarme un passante che trova l'omicida agonizzante a terra. L'uomo chiama immediatamente il 112. Dopo un primo soccorso per tamponare le ferite e bloccare l'emorragia, la donna viene trasportata in codice rosso con l'eliambulanza del 118 prima all'ospedale San Martino di Oristano, poi al Santissima Annunziata di Sassari. «La paziente è in prognosi riservata. Ha subìto traumi e fratture in tutto il corpo, soprattutto al volto. Le sue condizioni restano gravissime» spiegano i medici.

Quando gli agenti entrano nell'appartamento in cui la Vinci viveva con l'unica figlia, c'è anche il padre, Piero Carta, accorso sul posto. La ragazzina respira ancora e i medici tentano di rianimarla. Inutilmente. Le ferite profonde e la perdita di sangue fanno il resto e Chiara muore davanti agli occhi del papà. È accaduto tutto attorno le 14,30 di ieri quando, probabilmente dopo l'ennesimo litigio fra mamma e figlia, la donna prende un coltello da cucina e si scaglia sull'adolescente. A Silì gli uomini della sezione omicidi della squadra mobile di Oristano con il dirigente Samuele Cabizzosu. Mentre la scientifica «congela» la scena del crimine in casa e in strada, repertando l'arma e altri elementi utili alle indagini, gli investigatori e il pm di turno, Valerio Bagattini, interrogano vicini e parenti della famiglia Carta. Anche l'ex marito, funzionario della polizia locale di Oristano, viene ascoltato a lungo nonostante il dramma appena accaduto. Una separazione di vecchia data per moglie e marito, di anni, la decisione di lasciare casa, i problemi di soldi. Le indagini puntano soprattutto a far luce sulla situazione economica della donna, originaria di Nureci, sempre in provincia di Oristano, su quanto stabilito dal giudice e sulle difficoltà quotidiane affrontate dalla Vinci. E che l'avrebbero portata a reagire con violenza inaudita, omicida, a un normale battibecco fra genitori e figli. Secondo una prima ricostruzione Chiara era appena rientrata in casa quando, senza lasciarle nemmeno il tempo di togliersi la giacca, la madre inveisce su di lei brandendo il coltello. La lite sarebbe cominciata all'ingresso del locale, secondo alcuni oggetti trovati sul pavimento, per proseguire in bagno dove, probabilmente, la 14enne cerca scampo. Non riesce a bloccare la porta, Chiara, incalzata dalla madre inferocita. Da un primo esame del medico legale la vittima viene raggiunta da numerose coltellate alla schiena, colpi che centrano organi vitali. «La vittima era di spalle all'assassina - spiegano gli inquirenti -, non ha cercato di difendersi, di parare i colpi, perché non si è resa conto di quello che la madre stava per fare».

La Procura non ha ancora affidato l'esame autoptico, che verrà eseguito nei prossimi giorni all'Istituto di Medicina Legale di Sassari, mentre in segno di lutto è stata annullata La Sartiglia, la gara equestre tipica del carnevale di Oristano.

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