Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da Bruxelles ostante grande ottimismo sul tema migranti. Fa sapere che "c’è una grande disponibilità a trovare subito un accordo temporaneo" sulla ripartizione. "Qui abbiamo la massima disponibilità", assicura il premier dopo aver incontrato Ursula von der Leyen e Donald Tusk. E ribadisce la linea del nostro Paese: "L’Italia chiede sostanziale condivisione. Ora dobbiamo definire i dettagli, ci saranno dei paesi riluttanti ma chi non parteciperà alla condivisione ne risentirà molto sul piano finanziario, in modo consistente". Al di là della tanto sbandierata solidarietà europea potrebbe essere questa, dunque, la leva per convincere tutti ad accogliere una quota di migranti: chi non lo fa subirà un danno.
"Se siamo in Europa - prosegue Conte - tutti devono partecipare a meccanismi di redistribuzione: quindi un meccanismo di solidarietà non può essere disatteso, se non a grave prezzo, per quanto mi riguarda". Che ne diranno i Paesi del gruppo di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia), che fin dall'inizio della crisi migratoria si sono opposti con fermezza ai piani di ricollocamento dei migranti salvati in mare? Staremo a vedere. Resta il problema che, con regolamento di Dublino che non si è ancora riusciti a riformare, i migranti rimangono a carico dei Paesi di primo arrivo, con l'Italia in prima linea.
"In Italia non possiamo dirci soddisfatti sul sistema dei rimpatri - osserva il premier - dobbiamo fare molto di più. Anche su questo abbiamo piena attenzione. Non possono essere affidati a singoli accordi tra due stati". Che poi aggiunge: "L’operazione Sophia non era stata completamente accantonata, ma non era stata valorizzata. In quadro in cui andiamo ad attivare un meccanismo di redistribuzione europea" dei migranti "una volta attivato, possiamo riconsiderare il tutto". Ufficialmente denominata European Union Naval Force Mediterranean, Sophia è la prima operazione militare di sicurezza marittima lanciata dall'Unione europea, che opera nel Mediterraneo centrale. Fu istituita il 18 maggio 2015 dopo i naufragi avvenuti nel Mediterraneo nell'aprile dello stesso anno.
Piano segreto Merkel-Macron
Come già scritto su ilGiornale.it Merkel e Macron avrebbero raggiunto un patto segreto per affrontare la crisi migranti. Piano che prevederebbe la riapertura dei porti italiani con l'impegno, da parte di Francia e Germania, di prendere (almeno) il 25% di migranti. La svolta potrebbe arrivare il 23 settembre, a Malta, con un summit a quattro (Francia, Germania, Italia e Malta) e il sigillo dell'Ue.
Francia: "Cambieremo Dublino con l'Italia"
Emmanuel Macron discuterà con il premier Conte le questioni europee, tra cui il tema migratorio. "L’Italia è alleato storico della Francia", dice Sibeth Ndiaye, portavoce del governo francese, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.
"Le scelte politiche di una parte o dell’altra non hanno mai smentito questo fatto. Condividiamo la necessità di avere una politica europea dell’asilo e avevamo fatto delle proposte in tal senso, il rafforzamento di Frontex e il fatto di fare evolvere (il regolamento di Dublino)".
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