Usa choc: "Immunità per Bin Salman"

Niente processo al principe saudita per l'omicidio Khashoggi. La ex: "Jamal morto di nuovo"

Usa choc: "Immunità per Bin Salman"

New York. L'amministrazione di Joe Biden ha stabilito che al principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman dovrebbe essere concessa l'immunità nella causa intentata contro di lui dalla fidanzata del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi, ucciso nel 2018 nel consolato di Riad a Istanbul. Gli avvocati del dipartimento di Giustizia Usa hanno depositato la domanda in tribunale (poco prima della scadenza del termine) su richiesta del dipartimento di Stato, sottolineando che bin Salman è stato recentemente nominato primo ministro del suo paese, e di conseguenza in quanto capo di governo straniero ha diritto all'immunità. L'opinione dell'amministrazione americana deve ora essere approvata dal giudice che ha in mano il caso, ma sta già scatenando una bufera.

Pur se Foggy Bottom ha sottolineato che «non prende posizione nel merito della causa e ribadisce la sua inequivocabile condanna dell'atroce assassinio di Khashoggi». «Questa è una decisione legale presa dal dipartimento di Stato in base a principi ben consolidati e di lunga data del diritto internazionale consuetudinario e non ha nulla a che fare col merito del caso», ha poi precisato un portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. Biden - ha precisato - è al corrente di questo processo legale ma è stata una decisione del dipartimento di Stato, che ha fatto una richiesta a quello della Giustizia». In realtà il passo è dettato dalla necessità di convincere i sauditi ad aumentare la produzione di petrolio e abbassarne così il costo, salito alle stelle con la guerra in Ucraina, tanto che in molti hanno già parlato di «immunità petrolifera». La scelta rischia di fare infuriare i membri del Congresso oltre che i difensori dei diritti civili, dopo che già Biden è stato ampiamente criticato per il viaggio in Arabia Saudita a luglio. «Jamal è morto oggi una seconda volta», ha commentato su Twitter Hatice Cengiz, la fidanzata di Khashoggi, sottolineando che «nessuno si aspettava una decisione del genere, pensavamo che forse ci sarebbe stata una luce nella giustizia Usa, ma ancora una volta il denaro viene per primo».

Cengiz e l'organizzazione per i diritti umani con sede a Washington fondata dal giornalista dissidente ucciso, Dawn, hanno inizialmente intentato una causa contro bin Salman e altre 28 persone nell'ottobre 2020 presso la Corte distrettuale federale della capitale affermando che gli assassini «hanno rapito, legato, drogato, torturato e ucciso» Jamal nel consolato saudita di Istanbul, poi il corpo è stato smembrato, e i resti non sono mai stati ritrovati. «Biden ha tradito la sua parola, ha tradito Jamal - ha detto ancora Cengiz - La storia non dimenticherà questa decisione sbagliata. Il presidente americano ha salvato l'assassino concedendo l'immunità». Mentre la direttrice esecutiva di Dawn, Sarah Leah Whitson, ha definito la richiesta di immunità un «risultato scioccante» e una «massiccia concessione» a Riad: «Va davvero oltre l'ironia il fatto che Biden abbia sostanzialmente assicurato l'impunità per bin Salman. Questo è l'esatto opposto di ciò che aveva promesso di fare». Un rapporto dell'intelligence statunitense sull'omicidio del giornalista pubblicato nel febbraio 2021, quando l'inquilino della Casa Bianca è entrato in carica, ha affermato che il principe ha approvato l'operazione per catturare o uccidere Khashoggi.

Bin Salman ha negato le accuse e ha chiesto l'immunità dall'accusa, ma come principe ereditario non ne aveva diritto essendo una possibilità consentita solo a un capo di stato, un capo di governo o un ministro degli esteri. Per questo è stato promosso a premier da suo padre, re Salman.

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