Verso il prelievo graduale per non chiudere la Lega? Salvini: "Non ho quei soldi"

Avvocati della Lega e magistrati genovesi verso l'accordo: un prelievo graduale dei 49 milioni di euro per evitare che le casse del partito si svuotino

Verso il prelievo graduale per non chiudere la Lega? Salvini: "Non ho quei soldi"

La Lega potrebbe non essere costretta a chiudere per mancanza di fondi. Dopo la sentenza del Riesame che ha confermato il sequestro di 49 milioni di euro per la vicenda dei fondi sottratti dai vertici del Carroccio quando alla segreteria c'era Umberto Bossi, i legali del partito e i magistrati di Genova sarebbero vicini a un accordo.

Nelle casse di via Bellerio, infatti, ci sono appena poco più di 5 milioni di euro e l'obbligo a versare i rimborsi elettorali non dovuti percepiti dal 2008 al 2010 porterebbe la Lega a non avere più i fondi per fare politica.

Da settimane i legali del Carroccio ribadiscono che i beni posseduti ora dal partito sono perfettamente leciti, perché versati dagli eletti o frutto di donazione da parte dei cittadini. In un incontro con i magistrati, però, sarebbe stato trovato un accordo - come racconta l'Huffington Post - per un "prelievo graduale" dei soldi che permetterebbe alla Lega di proseguire la propria attività. La soluzione sarebbe ora al vaglio dei vertici della Lega.

In serata, però, Matteo Salvini ha smentito questa possibilità: "Ma che rateizzazione, non posso rateizzare quello che non ho", ha detto ai cronisti, "Siamo nati

senza una lira, ma se c'è la fiducia degli italiani possiamo andare avanti anche senza una lira. I soldi? Chiedete a chi li ha visti: stiamo parlando del 2008, 2009 e 2010. Siamo nel 2018. Avvocati e giudici, buon lavoro".

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