Enrico Letta, parlando della campagna elettorale del Pd, aveva annunciato numerose feste in tutto il Paese fino alle elezioni. Le feste sono, nemmeno a dirle, quelle dell'Unità, un caposaldo della cultura rossa nel nostro Paese. La prossima settimana comincerà quella più rilevante di tutta la stagione: la festa dell'Unità di Bologna. L'evento, che nella roccaforte del capoluogo emiliano raccoglie sempre ampia partecipazione, quest'anno si svolge a ridosso delle elezioni per il rinnovo del Parlamento e, giustamente, dalle parti di Fratelli d'Italia alzano la voce per invocare l'equità imposta dalla legge in tempo di campagna elettorale.
Ad avanzare un esposto in prefettura è stato il deputato di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, chiedendo il rispetto delle norme previste per la par conditio: "È una violazione delle regole, è uno spazio pubblico che viene dato in concessione a un partito senza rispettare le regole della campagna elettorale. A Bologna le regole valgono per tutti, ma per il Pd valgono sempre meno". Una segnalazione legittima quella di Fratelli d'Italia, visto e considerato che a tutti i partiti dovrebbero essere garantiti gli stessi spazi e le medesime possibilità di campagna elettorale. Inoltre, come sottolineato da Bignami, lo spazio in cui tradizionalmente si svolge la festa dell'Unità non è uno di quelli previsti dal piano comunale per la campagna elettorale.
"Il parco nord non fa parte delle aree individuate dal Comune per la campagna elettorale. Se io volessi organizzare un'iniziativa politica in un'altra area della città al di fuori delle piazze previste, mi verrebbe risposto di no. Il Pd fa una cosa, che, semplicemente, non si può fare", ha spiegato il deputato. Al quotidiano bolognese il Resto del Carlino, il prefetto Attilio Visconti ha invitato il Pd a "rispettare le regole" ma oltre questo ha detto di non poter fare: "Il resto è un appello al buon senso e all'etica politica. Io non posso dare altre indicazioni, se non vigilare che non sia fatta campagna elettorale in contesti impropri. Non dovranno quindi esserci manifesti e cartelloni o appelli al voto. Si potrà invece parlare d'altro".
Difficile che venga rispettata questa indicazione durante la Festa dell'Unità ma anche il prefetto ha spiegato che i partecipanti "possono fare quello che vogliono, tranne campagna elettorale".
L'evento prenderà il via il 25 agosto e si concluderà una settimana prima del voto. L'anno scorso fu festa nazionale del Pd, quest'anno non lo sarà, ma a livello organizzativo e di presenze politiche cambia poco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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