Vitiello, ex M5S: "Giusto che un parlamentare prenda 13mila euro"

Catello Vitiello, deputato del gruppo Misto eletto con il M5S ed espulso già durante la campagna elettorale perché massone, ne è convinto: "Lo stipendio da parlamentare non va ridorro, gli sprechi sono altri"

Vitiello, ex M5S: "Giusto che un parlamentare prenda 13mila euro"

"Il cittadino deve mantenere il parlamentare per il lavoro che fa nel suo mandato. Il problema è quando si esagera. Il teatro, il cinema e lo stadio adesso ce li dobbiamo pagare". Questa è la ferma convinzione di Catello Vitiello, avvocato penalista eletto con il M5S ed espulso già durante la campagna elettorale perché massone. Ora si è iscritto nel gruppo misto e non disdegna i 13mila euro appena arrivato col primo stipendio da parlamentare.

"Il mio lavoro mi gratifica, ma anche quello da parlamentare è un signor stipendio e chi dice il contrario è in malafede", dice Vitiello al Corriere della Sera che di professione è avvocato. "Per me quel che va ridotto sono altri numeri della politica", aggiunge riferendosi all'elevato numero di parlamentari che "è veramente eccessivo per un Paese come l’Italia". Lui, però, "fortunatamente" non è "un politico di professione" e non gli dispiace fare "il pendolare di lusso tra Roma e Napoli" dove ha il suo studio.

"Quella è la poltrona a cui tengo di più", sottolinea. Ora, però vuole " lasciare un segno" come deputato e adoperarsi per "snellire la burocrazia". L'esordio? "È andato bene. Trovarsi dalla parte del legislatore dopo anni di codicilli e leggi è un’emozione incredibile".

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