«Vivere oggi il lusso? È lo stile tutto incluso, aria pura compresa»

Il gruppo diffonde nel mondo marchi come Fendi Casa, Bentley, Bugatti e Trussardi

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Mia figlia è il mio uomo migliore» diceva Alberto Vignatelli, fondatore e anima di Luxury Living Group, il colosso del lifestyle di lusso che a Forlì sviluppa, produce e distribuisce nel mondo collezioni di arredamento per firme prestigiose come Fendi Casa, Bentley, Baccarat la Maison, Bugatti, Trussardi Home e Ritz Paris Home Collection. Oltre a queste c'è il marchio interno Luxury Living Collection con le relative capsule Heritage, Paul Matié e l'outdoor, ovvero i mobili da giardino belli e preziosi come quelli da interni. Insomma un impero che Mister Vignatelli, prematuramente scomparso nel dicembre 2017, ha lasciato nelle mani della famiglia con il suo uomo migliore, la figlia Raffaella, come presidente. Parliamo con lei delle mille novità presentate al Salone dove il gruppo è presente con ben 3300 metri quadri di spazio espositivo.

Presentate tantissimi progetti, il più interessante?

«Mi sta particolarmente a cuore il lancio di Luxury Living Hospitality che era uno degli ultimi desideri di papà. Significa creare alberghi, resort e residenze da cima a fondo. Arrivi a disegnare la bottiglia del bagno schiuma e a decidere cosa ci metti dentro. Ai grandi marchi l'idea piace fino a un certo punto, preferiscono fare piccoli progetti come le 7 private suite di Fendi a Roma. Mio padre si è chiesto perché non farlo noi direttamente mettendoci tutti i nostri brand. Così abbiamo costituito la società a Londra e lo scorso gennaio abbiamo firmato per il primo progetto».

Dove sarà?

«A Bacalar, in Messico, un luogo di rara bellezza con la giungla che arriva fino al mare. Stiamo facendo un resort con 60 suite, tre ristoranti, area vip, area wellnes e 80 mini residenze in legno e rigorosamente ecologiche dentro la giungla».

Per Fendi Casa cosa proponete?

«Il primo progetto a quattro mani tra Fendi e Fendi Casa. Con Silvia Venturini Fendi abbiamo scelto Cristina Celestino, una designer che aveva già lavorato con loro e che a noi piaceva molto. Le abbiamo dato un brief da cui è nato un progetto che abbiamo condiviso e realizzato. Lo presentiamo nella sua totalità in via Solari (da oggi, ndr) una parte della collezione sarà anche al Salone. In più Fendi Casa torna in giardino con una collezione outdoor pazzesca. Sfido chiunque a trovar la differenza tra i loro mobili da interni e da esterni».

Degli alti marchi cosa ci dice?

«Baccarat la Maison è per la prima volta a Milano con uno stand da 400 metri quadri. Bentley festeggia i 100 anni con una limited edition di 100 pezzi molto belli, Hanno fatto un concorso tra giovani designer per individuare il progetto migliore. Anche Bugatti celebra i 110 anni con 110 pezzi fantastici: 36 sono già prenotati ed è la più estrema delle nostre collezioni».

Un'altra cosa di cui è molto fiera?

«Pure Air Zone, ovvero un sistema che si mangia l'inquinamento atmosferico. È un cilindro in metallo che contiene una bacinella d'acqua e 17 batteri specifici. Lo attacchi a una presa di corrente H24 ma consuma quanto una ricarica del telefonino. I batteri per carica elettrostatica si mangiano le particelle inquinanti nell'aria. È come avere 276 alberi piantati nel salotto. Esistono anche da esterni e qui gli alberi diventano 5000, una foresta. Abbiamo fatto accordo con U-Earth, la prima azienda biotech al mondo che si occupa di purificazione dell'aria e produce questi apparecchi. Noi li costumizziamo e distribuiamo ai nostri clienti».

È vero che avete collaborato con i Trump per il restyling della Casa Bianca?

«Diciamo che eravamo uno dei progetti sul tavolo della First Lady. E che le stanze sono tante».

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