Rammentate l'esilarante articolo sull'Inps, quello che se perdi il pin devi fornire il pin per riavere il pin? Beh, non avete finito di ridere o di piangere, fate voi. Alla Rai versiamo anzi versate il più odioso dei balzelli. Più di tutti odioso perché al confronto il pizzo della camorra appare un'opera pia per persone bisognose. Io il canone non lo pago, per la semplice ragione che l'apparecchio tv non l'ho. Ciò non di meno sono stato per anni vessato, ricevendo intimidazioni sotto forma di cartoline del tipo: tu non paghi il canone; se l'hai già pagato forniscici gli estremi del pagamento, se non l'hai pagato, pagalo subito. L'eventualità che io non possedessi tv era formulata non con una frase del tipo: se non hai tv, ti prego di scusarci. Ma a un di presso come segue: dichiara sotto la tua personale penale responsabilità e a pena di supplizi indicibili, di non possedere, né tu né i tuoi parenti o conoscenti, vicini o lontani o che siano, alcun oggetto, uditeudite, atto o adattabile alla ricezione dei programmi della Rai. Lo scatolone degli stivali di mia figlia è tal oggetto? Direi di sì: riempito degli accrocchi elettronici giusti e richiuso con uno schermo ultrapiatto... Quando nacque, il balzello era a fronte di un servizio, ed era dovuto dai detentori di apparecchio quando l'unica ragione per avere l'apparecchio era usufruire del servizio Rai. Quando uno in quel di Como obiettò di avercelo perché guardava la tv svizzera, per la Rai fu deciso di tramutare il corrispettivo del servizio in tassa di possesso di apparecchio. Il migliore dei buoni cittadini va in bestia. Punto primo, se la tassa è sul possesso dell'apparecchio, perché mai va poi a beneficio delle casse della Rai e non, che so, delle Orsoline. Punto secondo, come può mai sopportarsi sul possesso di qualcosa una tassa il cui importo è pari al valore della cosa posseduta e, per giunta, da pagare ogni anno. A naso direi che ci sono gli estremi per l'incriminazione per strozzinaggio («sono usurari...i compensi che risultano...comunque sproporzionati...», art. 644 del codice penale). Punto terzo, i programmi Rai sono infarciti di pubblicità esattamente come quelli, gratis, delle altre emittenti. Punto quarto, le altre emittenti quando trasmettono senza pubblicità si sono organizzate con codici d'accesso a pagamento: pagano solo i loro utenti, e non, dico a caso, gli utenti dell'acqua potabile. Punto cinque: i programmi Rai, diciamo la verità, fanno schifo, nove su dieci.Renzi s'è infine inventato la presunzione del possesso dell'apparecchio. Voi la prendete a cuor leggero, e fate male; domani possono presumere qualunque altra cosa: che avete villa sulla Costa Smeralda, che possedete uno yacht, etc. etc. Ad ogni modo, ecco cosa vi succede nel caso foste uno come me, che l'oggetto non ce l'ha, e vi venisse lo strano desiderio di sapere cosa fare per evitare l'addebito in bolletta. La Rai si vanta di aver istituito il numeroverde 800938362 e che chiamano RispondeRai. Provate a chiamare, provate. Non risponde nessuno, mai. O meglio, risponde una voce che ti chiede subito se vuoi parlare in italiano o in tedesco. Cominci con l'italiano. Nel qual caso t'informano che non hanno modo di risponderti e t'invitano a consultare il loro sito internet per fissare un appuntamento telefonico. Mi piace assumere le vesti di essere una vecchietta che non sa navigare in internet e riprovo chiedendo di parlare in tedesco: niente da fare, devo andare in internet. Pazientemente ci vado, sperando di fissare un appuntamento telefonico per sapere come fare per far sapere di non avere tv (giacché il sito internet dice che a questa impertinente domanda non sanno rispondere dice proprio così).
Vuoi fissare un appuntamento telefonico con RispondeRai? chiede la schermata internet. Prego, digita il tuo numero di abbonamento Rai. Insomma, devi avere l'abbonamentoRai per far sapere alla Rai che hai diritto a non avere alcun abbonamentoRai. Questa è l'era Renzi, bellezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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