«Presto sarà difficile spiegare ai nostri nipoti come abbiamo vissuto»

L'ingegnere: «L'intelligenza artificiale è il passo finale verso un pianeta senza confini e malattie»

Hod Lipson è un ingegnere americano specializzato nella robotica: ha 52 anni ed è direttore del laboratorio di macchine creative della Columbia University. È anche esperto in argomenti come la robotica evolutiva, l'automazione del design, la vita artificiale e la creazione di macchine in grado di dimostrare alcuni aspetti della creatività umana. È stato inoltre pioniere della stampa in 3D open source oltre che della stampa 3D elettronica, della bio-stampa e della stampa alimentare

1 L'intelligenza artificiale è davvero una tecnologia potente, ma non è pericolosa da sola. Il rischio non è quello che l'intelligenza artificiale farà alle persone, ma quello che le persone faranno alle persone utilizzando l'intelligenza artificiale. Non è diverso da molte altre tecnologie - come la biologia, la chimica e la fisica - che sono stati perfezionati nel corso del secolo scorso e che potrebbero essere potenzialmente utilizzate per fare del male, ma che invece per la maggior parte sono stati utilizzati per il bene. Sono ottimista sul fatto che troveremo il modo di usare l'intelligenza artificiale per sempre e nel modo più giusto.

2 I governi dovrebbero contribuire a garantire che la tecnologia sia accessibile a tutti e che tutti possano condividerne i benefici. Ad esempio il libero accesso a internet e ai dati sta diventando importante quanto l'accesso alle strade e all'elettricità.

3 Sì, c'è il rischio di monopoli dominati da enormi quantità di dati. Le restrizioni alla raccolta dei dati possono finire per rendere difficile la concorrenza tra le piccole imprese. Politiche sui dati più flessibili e libere possono garantire un mercato dell'intelligenza artificiale più egualitario, perché gli algoritmi e la potenza di calcolo dell'intelligenza artificiale sono gratuiti: sono i dati che sono diventati il punto di forza.

4 Certamente internet rende il mondo più piatto e con meno barriere tra stato e stato. Secondo me così farà anche l'intelligenza artificiale.

5 Fondamentalmente penso che non ci sia limite a ciò che l'intelligenza artificiale potrebbe apprendere: una volta che vengono immessi dei dati, l'AI li raccoglie e li elabora per interpretarli e migliorarli. E diventa un ciclo virtuoso. Un cervello artificiale può imparare tutto ciò che gli esseri umani possono imparare, ma poi andare oltre. Perché non è limitato ai nostri cinque sensi.

6 L'intelligenza artificiale prende decisioni statisticamente. Nel caso di un incidente stradale imminente, l'elaboratore non decide chi uccidere o chi non uccidere ma prende in considerazione mille manovre diverse e calcola quale sia statisticamente la causa del minor danno complessivo. In questo modo l'intelligenza artificiale è molto più razionale ed etica di un automobilista egoista che spesso pensa soprattutto a come salvare la propria vita. Ed oggi le auto senza conducente possono già riconoscere il loro ambiente, spesso meglio del conducente medio.

7 Ritengo che l'uso di robot contro l'uomo debba essere vietato. Ma i robot contro altri robot potrebbero essere utopia. Le famose leggi di Asimov rese note dai suoi libri oggi sono un concetto un po' ingenuo: l'idea che i robot possano essere programmati limitandoli con delle regole affonda le sue radici nel modo di programmare i robot degli anni Cinquanta. Oggi, i robot sono sempre più programmati con l'apprendimento automatico, dove è difficile codificare o applicare appunto delle regole.

8 Stiamo già assistendo a una trasformazione positiva grazie all'intelligenza artificiale. Per esempio è già possibile la diagnosi medica in alcuni tumori fatta in modo più accurato, economico e veloce rispetto ai medici addestrati. E ciò significa che presto tutte le persone potranno disporre gratuitamente di un'eccellente diagnostica medica. Lo stesso vale per la robotica agricola. Le auto senza conducente salveranno 23.000 persone alla settimana che oggi vengono uccise da conducenti umani (più di tutte le guerre, la violenza, la droga e il terrorismo, messi insieme).

Come sarà la vita umana? La transizione è molto graduale, ma così come c'è stata una data in cui internet ha trasformato la nostra vita, allo stesso modo abilità di intelligenza artificiale sempre più sofisticate saranno disponibili gradualmente. Poi ci sarà un momento in cui sarà difficile spiegare ai nostri nipoti come abbiamo vissuto senza di essa.

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