Prigionieri del maxi ingorgo notturno in città

Prigionieri del maxi ingorgo notturno in città

(...) Ferito non gravemente l'autista che era solo sull’autolettiga diretta all'ospedale Villa Scassi. Ci vogliono, tuttavia, ore prima che l'ambulanza sia rimossa e il traffico torni alla normalità. Per poco. La sera il problema non solo si ripete, ma prende dimensioni impreviste. Complici problemi autostradali e la chiusura della sopraelevata tra le 21,30 e le 5,30 del mattino.
Una chiusura che si ripeterà fino a sabato, rassicurano dalla segreteria del territorio della polizia municipale. Però alle nostre richieste di informazioni sugli interscambi autostradali genovesi si rifiutano di fornire informazioni. «Non sappiamo nulla» è la prima risposta dei vigili che dopo qualche insistenza correggono il tiro: «non diciamo nulla, rivolgetevi ai gestori delle autostrade». E qui la ricerca della verità diventa addirittura dialettica con la sede centrale di Roma che più che darci, chiede informazioni proprio a noi, testimoni oculari di una serata di caos, compagni di strada e di sventura degli automobilisti che su quelle strade, giovedì sera, hanno trascorso ore provenienti da Savona. Il primo ostacolo insormontabile sono i birilli gialli che, come tanti soldatini, impediscono l'accesso alla A26 in direzione Alessandria. Le autostrade prima negano «L'accesso alla A26 era aperto» sostengono, poi correggono il tiro dicendo che è stato chiuso solo dalle 3 alle 4 della notte tra giovedì e venerdì, mentre noi sappiamo che almeno due ore prima il transito era già stato interdetto.
Ai veicoli diretti verso Alessandria non restava che accodarsi alle auto per Milano o diretti alla Riviera di Levante. Ma il male diventa comune (e senza gaudio) quando tutti scoprono che l'elicoidale di Sampierdarena, verso la A7 e la A12, è chiusa. Anche in questo caso le autostrade prima non ne sanno niente e poi confermano.
Unica possibilità di salvezza dal traffico impazzito sarebbe stato uscire in via Cantore pensando alle ore di sonno perse prima di riuscire a raggiungere l'altro capo della città. Tanto più che era chiuso anche il tratto autostradale tra Genova Ovest e l'aeroporto. Un blocco segnalato sui cartelli con una indicazione che sembrava un enigma e che recitava: «orario 22/06 bivio A7/A10-Ge aeroporto - chiuso per Savona».

In questo modo i veicoli provenienti da levante o da Milano dovevano uscire a Genova Est per riprendere l'autostrada all'aeroporto passando (unica via utile col blocco della sopraelevata) da corso Aurelio Saffi e dal Porto Antico, che in una notte come tante ha visto sfilare auto di tutte le targhe e provenienze. «Forse dobbiamo trovare un sistema per comunicare in maniera più comprensible», ammettono dalla società autostrade. Sì, forse è meglio.

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