Il progressive ritrova i suoi «eroi»

Duccio Pasqua

Un weekend di tempi dispari e fughe sinfoniche. È quello che aspetta gli amanti del rock progressivo, rappresentato dalla gloriosa Pfm e da Peter Hammill, leader dei Van der Graaf Generator. Sono tanti in questo periodo i concerti delle grandi formazioni progressive, in attività da trent’anni e ancora in eccellente forma. Di pochi giorni fa le esibizioni de Le Orme e dei Procol Harum, mentre nei prossimi mesi torneranno in concerto a Roma il Balletto di Bronzo, i New Trolls, i Marillion e soprattutto i Genesis (14 luglio), anche se in trio, senza Peter Gabriel.
La Premiata Forneria Marconi, da ieri nei negozi con il nuovo album Stati di immaginazione, sarà protagonista di due appuntamenti. Questa sera alle 21 Franz Di Cioccio, Franco Mussida e Patrick Djivas saranno all’Auditorium per raccontare 35 anni di successi e per far ascoltare il nuovo disco. Domani sera, invece, le otto nuove canzoni saranno suonate dal vivo insieme ai grandi successi della band, al teatro Olimpico. Sarà la prima data italiana di un lungo tour, che con una breve anteprima di sei concerti ha già toccato Messico e Texas. I nuovi brani, tutti strumentali, saranno colonna sonora di altrettanti filmati e guideranno gli spettatori in un percorso multisensoriale. Un disco (cd e dvd) in cui la Pfm si esprime al meglio, pensato in tre giorni e registrato «di pancia» in una sola settimana, in presa diretta e senza sovrincisioni. «È il primo strumentale che facciamo in trent’anni di carriera - dicono i tre musicisti -. In un tempo in cui la parola è usata a sproposito, abbiamo pensato di tacere e di far parlare le mani e gli strumenti». E dal vivo la band promette grandi momenti di improvvisazione: «a volte ci sorprendiamo da soli, magari cambiando tonalità tutti insieme. Suoniamo insieme da tanti anni, sul palco ci divertiamo sempre e vogliamo andare avanti fino ai novant’anni, come Monicelli».
Peter Hammill si esibirà, invece, questa sera al Teatro Studio dell’Auditorium, accompagnato solo dai suoi strumenti. Un concerto che vivrà di sonorità più intime e melodiche rispetto a quelle orchestrali e sinfoniche che hanno sempre caratterizzato la musica dei Van der Graaf Generator. Il gruppo, nato nel 1967 e considerato tra i più significativi nell’avventura progressive, si è riunito l’anno scorso dopo quasi trent’anni di inattività, regalando al pubblico romano uno splendido concerto al Centrale del tennis.

Dopo la nuova parentesi solista di Hammill, la band ripartirà in tour all’inizio dell’anno prossimo, registrando anche materiale inedito che dovrebbe vedere la luce alla fine del 2007. Nel frattempo la Virgin sta ripubblicando il catalogo del cantante, rimasterizzando gli album e arricchendoli di numerosi inediti.

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