Antonio Risolo
Oggi cala il sipario sul 59° Salone Nautico Internazionale di Genova. Una rassegna che ha battuto tutti i record per quanto riguarda il numero di barche, espositori vecchi e nuovi, e visitatori. Incassato il successo, gli organizzatori - Ucina Confindustria Nautica e la società I Saloni Nautici - sono già al lavoro per l'edizione speciale del 2020, la sessantesima della storia. Con una prospettiva affascinante, sia per gli operatori sia per i visitatori.
Si parla, infatti, di un progetto per l'allargamento del Nautico dalla Fiera fino a Porto Antico, opportunità che rafforzerebbe la visibilità e il prestigio internazionale della rassegna. Colloqui e trattative sono in corso, ma il progetto è ben visto sia dal sindaco Marco Bucci sia dal presidente della società che gestisce Porto Antico, Mauro Ferrando.
Dopo un 2018 in crescita del 10,3%, incremento a due cifre per il quarto anno consecutivo, il settore saprà affrontare anche le nuove sfide: la Brexit e la recessione tecnica globale. I capitani della nostra cantieristica, infatti, hanno già dimostrato come i periodi di crisi rappresentino delle opportunità da cogliere al volo. Ma a Genova, come abbiamo accennato prima, si sta muovendo qualcosa di più: quel «Patto per la Città» voluto da Ucina con la benedizione del sindaco Marco Bucci.
«Si tratta - aveva spiegato il presidente dell'associazione confindustriale, Saverio Cecchi - di un accordo decennale tra noi e la Porto Antico (società controllata dal Comune, che gestisce le aree dell'ex Fiera di Genova, ndr) per quanto riguarda aree e concessioni».
Tornato molto vicino al rango che gli compete dopo gli anni della crisi, per il Salone Nautico si prospetta una terza età affascinante con una crescita esponenziale di barche in vetrina e di espositori, soprattutto esteri, alcuni dei quali si sono visti respingere la domanda di partecipazione a causa del tutto esaurito.
Questa sera, quindi, cala il sipario sul Salone dei record. Ma, riadattando per l'occasione un vecchio detto, il Salone più bello è quello che non è stato ancora realizzato.
Promosso a pieni voti, per il 59° Salone della storia è tempo di bilanci. Nelle prossime ore si potranno conoscere i risultati dell'affluenza che sabato scorso registrava un significativo +15%. Poi domenica pomeriggio la pioggia battente ha cambiato lo scenario, complice anche l'allerta meteo su tutta la Liguria. Carla Demaria, presidente de I Saloni Nautici, è ottimista: «Ce la faremo - rilancia - Domenica mattina i visitatori sono arrivati in numero consistente, come sabato, ma nel primo pomeriggio, è cambiato tutto».
Infine uno sguardo alle strategie che potrebbero fare di Genova un vero e proprio hub dell'economia del mare. Nel corso del convegno sul tema, infatti, Calo Ferro, presidente di Ice Agenzia, ha caldeggiato la candidatura di Genova per ospitare Seatrade Cruise 2022, la vetrina delle crociere nel Mediterraneo.
«La blue economy, secondo le ultime stime, ha un impatto nell'ordine dei 140 miliardi sull'economia italiana.
È un fattore-attore importante - ha spiegato Ferro - Blue economy vuol dire cogliere tutte le opportunità che può dare l'economia del mare e guardando al futuro significa rendere prodotti e servizi che si svolgono sul mare e a terra, più compatibili con l'utilizzo del mare non più come risorsa ma come patrimonio da salvaguardare».Gran fermento su tutti i fronti, quindi. In attesa dell'edizione speciale del 2020.
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