Per provocare una carneficina bastava una bomboletta spray

Un mini detonatore dentro una radio avrebbe fatto il resto

Andrea Nativi

Esplosivo liquido per far saltare gli aerei in volo sull'oceano. Ma non è detto che il piano avrebbe avuto successo, anche ammettendo che i terroristi fossero in grado di procurarsi uno degli esplosivi liquidi esistenti. Si può quindi ipotizzare che il piano prevedesse anche il ricorso a meno sofisticate bombe incendiarie/esplosive, realizzate combinando un liquido infiammabile con un sistema di accensione molto rudimentale. Si pensi al concetto della bomba molotov.
Esistono peraltro moltissimi esplosivi liquidi, a partire dalla nitroglicerina, per arrivare a più recenti esplosivi binari (bi-componente) come gli Astrolite, a base di idrazina, utilizzati anche in impieghi civili, per non parlare di esplosivi liquidi militari come l'Ntn. Sono esplosivi molto potenti, ne può bastare una piccola quantità per provocare un danno strutturale letale ad un velivolo pressurizzato in volo ad alta quota. Ma sono esplosivi che è difficile e pericoloso maneggiare oppure che non è semplice procurarsi.
Esclusa a priori la possibilità di piazzare una bomba e relativo timer o attivatore a tempo/barometrico in un bagaglio destinato ad essere imbarcato nella stiva, visto il tipo di controlli ai quali sono sottoposti, resta la possibilità di far arrivare l'esplosivo direttamente nella cabina del velivolo, nascosto nel bagaglio a mano. La pratica corrente, specie sui voli intercontinentali, di consentire l'imbarco come bagaglio a mano di valigie e trolley molto grandi, con peso anche superiore ai 15 kg, è sicuramente d'aiuto a questo fine.
L'esplosivo avrebbe potuto essere nascosto in un contenitore termico per una bevanda, in una o più lattine, meglio ancora dissimulato in una bomboletta spray, una lacca, un deodorante, schiuma da barba. Una volta portata la borsa a bordo, il terrorista avrebbe probabilmente raggiunto una toilette e li avrebbe approntato la bomba. Trattandosi di un attentato suicida, sarebbe bastato far attivare l'esplosivo, magari utilizzando un detonatore elettrico alimentato da batterie, nascosto in una radio, oppure impiegando un più sofisticato detonatore chimico. Non è facile, ma è possibile e richiede una destrezza tutto sommato limitata da parte dell'attentatore.
A differenza di quanto accaduto l'11/9, non ci sarebbe stato bisogno di assumere il controllo del velivolo e tenere a bada i passeggeri dopo aver neutralizzato l'equipaggio: un solo settorista per ogni aerei avrebbe potuto realizzare l'attacco.
Tuttavia i criminali probabilmente hanno sottovalutato le capacità dei sistemi di controllo dei bagagli a mano in servizio presso i principali aeroporti: già nel 2001 si temeva che Al Qaida avrebbe cercato di portare su aerei di linea contenitori con esplosivo liquido mescolato al caffè. Furono effettuate prove e l'esplosivo fu scoperto, anche se molto diluito.

Ma non tutte le macchine di controllo sono uguali e così sofisticate, ed è possibile anche realizzare esplosivi, artigianali o meno, combinando o utilizzando componenti di per sé innocui, che potrebbero sfuggire ad ogni controllo. Ecco perché il pericolo è considerato così grave ed ha provocato l'applicazione di misure di sicurezza severissime.

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