Bari - Adriana Poli Bortone manda di traverso il piano di Pdl e Udc per battere Nichi Vendola. La senatrice dice no alla proposta arrivata direttamente dal premier Silvio Berlusconi di lasciare "campo libero" a un terzo nome (oltre a lei, scelta dall'Udc, dovrebbe ritirare la candidatura anche Rocco Palese, uomo del Pdl) per unire centrodestra e centristi contro il candidato della sinistra alla corsa a governatore. La leader di Io Sud dice "No, grazie" a Berlusconi. "Vado avanti. Non si può fare politica in questo modo. Sono a capo di un movimento Io Sud che crede nei valori del Mezzogiorno. Immaginavo che anche il Pdl volesse fare un accordo con l’Udc e con noi. Sono la candidata più forte per battere Vendola. A meno che non sia il ministro Fitto che voglia candidarsi..." dice la candidata sostenuta dall’Udc. E il presidente del Consiglio, rispondendo a una domanda nel corso di una conferenza stampa a Reggio Calabria, prende atto della situazione: "Noi abbiamo già un candidato (Rocco Palese, ndr) che ha risposto tra l’altro da gentiluomo vero all’appello che io avevo lanciato facendo seguito alle pressioni del territorio: andremo avanti e vinceremo tranquillamente per il governo della regione Puglia".
"Io la più forte" Poli Bortone spende comunque parole positive per il premier. "Il presidente ci sta mettendo
tutta la buona volontà. Questa formula, che non credo sia sua ma che qualcuno gli ha suggerito come formula di mediazione, non credo sia la
formula giusta. Se lo scopo è quello di abbattere la giunta Vendola, io non credo che a 50 giorni dalla campagna elettorale si possano gettare nella
mischia delle persone che non hanno mai fatto politica soltanto per non darla vinta agli uni o agli altri. La serietà dell’impostazione politica impone
di trovare un candidato che ad oggi potrebbe, e ci metto tanto di condizionale, essere il più forte per battere Vendola".
Berlusconi: "Non mi incanta nessuno" "Io non mi faccio incantare da nessuno". Ha risposto così il premier Silvio Berlusconi a chi,
durante la conferenza stampa a seguito del Cdm, gli chiedeva se seguirà il consiglio di Umberto Bossi a non
farsi "incastrare" da Pier Ferdinando Casini.
Casini: "Noi siamo con lei" "Noi sosteniamo la Poli Bortone, oggi non ci sono novità o possibilità diverse". Pier Ferdinando Casini tiene la posizione. In Puglia, ha spiegato, l’Udc è al fianco dell’ex sindaco di Lecce. Ma, avvisa Casini, "noi non facciamo sconti a Vendola". Il leader centristra ha spiegato: "Noi vogliamo costruire una convergenza per l’alternativa a Vendola. La Poli Bortone non è il candidato dell’Udc, credo che sul suo nome ci possa essere una intesa ampia. Per questo, dico che auspichiamo una intesa ampia su di lei. La Poli Bortone è la candidata più forte, è in campo, con la sua forza politica e la sua autonomia per realizzare una convergenza tra noi a il Pdl". A proposito dell’invito fatto dalla stessa ex sindaco di Lecce al ministro Fitto di fare un passo in avanti, Casini ha detto: "Ha sgomberato il campo dall’ipotesi che ci sia una questione personale tra lei e Fitto. È stata una dichiarazione di fair play, dimostra la serietà di questa donna che non si può farsi da parte per chi perde".
"Chi va con l'Udc vince" "L’Udc non va con chi vince. Vince chi va con l’Udc. E il 28 marzo lo vedrete - aggiunge Casini -. Noi al Nord siamo l’argine antiLega". E il leader dell’Udc lancia un appello al Pd: "Si svegli, con il federalismo sono stati fatti errori, guardate come è andata a finire ieri: sveglia!2. Secondo Casini, "il rapporto con la Lega tocca tutte le forze politiche: tutti cercano di usarla contro gli altri ma poi è il Pdl a usarla".
"Deluso dal Pd" "Non posso credere che Bersani abbia detto che è deluso da me perché se così fosse dovrei dire che io sono deluso dal Pd: non si può pensare che la decisione di parte del Pd di sostenere Vendola possa lasciare indifferente un partito come il nostro - prosegue Casini -. La vittoria di Vendola ha ovviamente delle conseguenze: l’Udc che è all’opposizione con il Pd rispetta e sostiene i candidati del Pd vicini a noi o i candidati antileghisti, ma dice no allo schema prodiano dell’aggiungi un posto a tavola per l’Udc. Questo non ci interessa.
Non accettiamo lezioni da nessuno: non le abbiamo accettate dal Pdl ieri, non le accettiamo dal Pd oggi. Tutti ci chiedono di fare il contrario di quello che facciamo ma noi non ci accodiamo né con l’uno né con l’altro. Le nostre scelte sono sgradite a entrambi, quindi - conclude Casini - sono giuste".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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