Quando Indro invocava la riforma presidenziale

In edicola con il Giornale, "Come eravamo", vent'anni di storia raccontati dalle prime pagine de il Giornale di Indro Montanelli

Quando Indro invocava la riforma presidenziale

Attribuisco a queste prime pagine un interesse straordinario perché sintetizzano il pensiero di Montanelli - e del Giornale - sui cambiamenti istituzionali di cui l'Italia del 1974 aveva bisogno. Il presidenzialismo era da molti invocato per metter fine al carosello di governi e governicchi. Montanelli era in cuor suo per il presidenzialismo, e fustigava quanti lo respingevano nel nome della libertà ricordando l’esempio francese e statunitense.

Ma c'era una ma. «La mancanza di un leader. Gli Stati Uniti nacquero presidenziali perché un leader l'ebbero subito: l'eroe della loro guerra d'indipendenza, Giorgio Washington... La Francia, che presidenziale non era, per diventarlo ebbe bisogno di De Gaulle... Così come stanno le cose (il presidenzialismo) lo riteniamo irrealizzabile, anche perché non sapremmo a chi affidarlo».

La Costituzione. «L'inefficienza dell'attuale regime e il collasso a cui ha condotto lo Stato non è colpa SOLTANTO della Costituzione ma è colpa ANCHE della Costituzione». Cosa fare a questo punto in presenza d'una «classe politica guasta?». La risposta di Montanelli è chiara. L'unica praticabile, e che potesse dare dei risultati, era la riforma elettorale. Capace di «spezzare il sistema che condanna il cittadino a dare il suo voto a forze organizzate che se ne servono non per rappresentare ma per confiscare la sua volontà».

Le uscite Le copertine storiche del «Giornale »

saranno allegate gratuitamente ogni giorno dal martedì al venerdì nel quartino centrale. Martedì prossimo regaleremo le prime pagine di giovedì 9 gennaio, domenica 12 gennaio, domenica 19 gennaio e martedì 28 gennaio 1975.

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