Ma quant'è diventato duro fare sesso Emergenza fra le coperte, desiderio in calo

A colpi di studi, ricerche e indagini hanno trovato tutti gli ostacoli che si frappongono tra noi e l’amplesso. E le motivazioni (o gli alibi) sono talmente tante che fare quello che dovrebbe essere naturale e relativamente semplice sem­bra diventare un’impresa disperata

Ma quant'è diventato duro fare sesso 
Emergenza fra le coperte, desiderio in calo

Milano - Sesso: ultimamente non si parla d’al­tro. Se ne parla, appunto. Già, perché adesso ci si sono messi pure gli scienziati a remare contro. A colpi di studi, ricerche e indagini hanno trovato tutti gli ostacoli che si frappongono tra noi e l’amplesso.E le motivazioni (o gli alibi) sono talmente tante che fare quello che dovrebbe essere naturale e relativamente semplice sem­bra diventare un’impresa disperata. L’im­putato numero uno? La famiglia, pare. "Il rapporto platonico è possibile solo tra mo­glie e marito", diceva un anonimo che la sapeva lunga. La riprova scientifica che mancava è arrivata. Le mura domestiche sarebbero la tomba della libido sia ma­schile sia femminile.

Secondo un gruppo di studiosi della Northwestern Universi­ty, negli Usa, infatti, quando in famiglia ar­riva la cicogna, il livello di testosterone dei papà precipita.Con il collasso dell’or­mone che regola il desiderio sessuale, ad­dio notti di passione con la coniuge. Il pro­bl­ema per le donne invece sarebbe la trop­pa autonomia casalinga. Sono i ricercato­ri americani della John Hopkins Bloom­berg School of Public Health a sostenere che le mogli molto impegnate in casa, che hanno troppe responsabilità e che pren­do­no tutte le decisioni hanno rapporti ses­suali meno frequenti. Le signore che ama­no portare i pantaloni sono avvisate. Al secondo posto della classifica degli ammazza erotismo ci sono gli stili di vita non proprio salutari. L’Università di Au­stin ha ad esempio dimostrato che il fu­mo inibisce il desiderio e la pulsione ses­suale nell’uomo. I medici texani hanno chiuso in una stanza un gruppo di giovani e ha fatto vedere loro un film porno. Il ri­sultato: quelli che avevano smesso di fu­mare si sono dimostrati decisamente più «reattivi» rispetto agli irriducibile delle si­garette. Anche chi crede che una buona performance non si debba sudare ha tor­to. Gli esperti australiani guidati da Rob McLachlan,dell’Istituto Monash di ricer­ca medica, hanno concluso che gli ultra quarantenni che non fanno attività fisica hanno scarse chance di fare bella figura a letto. A rischio impotenza sono inoltre i maschi sovrappeso. Una dieta ferrea pe­rò non è la soluzione. Lo dicono i circa cen­to tra sessuologi e nutrizionisti interpella­ti da «Vie del Gusto»,secondo cui mangia­r­e troppo poco porta a fare cilecca e lo stes­so vale per un’alimentazione disordina­ta. Schifezze, grassi e conservanti avreb­bero un effetto disastroso sulle prestazio­ni erotiche.

Poi c’è la tecnologia, croce e delizia del maschio "2.0".I medici lancia­no l’allarme computer portatile. La catti­va abitudine di appoggiarlo sulle gambe farebbe malissimo alla fertilità. La colpa è del calore del pc, troppo a contatto con le parti basse, che compromette la produ­zione di spermatozoi. Mentre le donne in­glesi, intervistate per un sondaggio dal Daily Telegraph , pensano peste e corna di iPhone e Blackberry. Sarebbe infatti a causa delle distrazioni hi-tech che i loro partner lasciano a desiderare in camera da letto. Niente a confronto dei risultati di una ricerca di un noto marchio di preser­vativi. Sembra che le distrazioni durante l’amplesso confessate dagli interpellati si­ano ben altre. C’è chi controlla il profilo di Facebook, chi aggiorna quello di Twitter, chi guarda la tv o fa una telefonata. Più se­ria l’inibizione delle persone che hanno avuto un attacco di cuore e che temono di stare di nuovo male facendo sesso.

Anche se i medici precisano che invece è bene ri­pr­endere l’attività sessuale dopo un infar­to. Sempre secondo gli scienziati, pure es­sere troppo intelligenti rende amanti ca­renti e fare shopping eccita talmente da rendere superfluo l’appagamento dei sensi. A ciascuno la sua giustificazione.

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