Quei «Diari» dell’horror che si assomigliano tutti

Ma non vi sembra, quando guardate un horror, di rivivere una sensazione di déjà vu? Che la trama sia identica a quelle di decine di altri film che si assomigliano tutti e dei quali fate fatica a ricordare, già dopo pochi giorni, il titolo? Purtroppo, dai e ridai, i meccanismi sono sempre quelli. C’è il gruppetto di ragazzi che decide di andare in un luogo isolato (la casa in campagna, una miniera abbandonata, una città disabitata) che persone dotate di intelletto schiverebbe senza pensarci due volte. In questo gruppo le ragazze sono sempre belle mentre nei ragazzi c’è sempre uno carino ma stupido. Non sono mai meno di sei perché il film ha una sua durata minima e ora che li ammazzi tiri l’ora e trenta. Di solito, quando si materializza l’incubo i ragazzi di cui sopra hanno comportamenti illogici (si nascondono nei posti meno adatti per la fuga). Finisce con la morte di tutti o con un sopravvissuto che rimane contagiato giusto per l’inevitabile sequel. Eppure, la gente continua noncurante ad andare a vederli. Nel fine settimana è uscito Chernobyl Diaries che, a parte il luogo originale di ambientazione (è ambientato nella città ucraina di Pripjat, divenuta fantasma dopo l’esplosione del reattore), ha molti degli stereotipi sopra riportati.

Naturalmente, è secondo.
I più visti da 18 a 24 giugno 2012
1) Il dittatore; 2) Chernobyl Diaries; 3) Rock of Ages; 4) La Bella e la Bestia 3D; 5) Men in Black 3; 6) Lorax; 7) Chef; 8) Project X; 9) Detachment; 10) Marilyn.

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