Radio farmaci per i tumori

La medicina nucleare offre importanti strumenti di diagnosi e di cura. In questi ultimi anni sono stati messi a punto apparecchiature come la Pet-Tc, utili per un approccio personalizzato nella lotta ai tumori. Ora è possibile pianificare meglio le cure oncologiche e correggerle in corsa in un sempre maggior numero di casi. Si cerca di capire le caratteristiche biologiche di un tumore, dove si è sviluppato e soprattutto come reagisce alle terapie. Con le immagini della Pet-Tc e in futuro della Pet-Risonanza diventa più agevole sconfiggere la neoplasia, modificando le strategie terapeutiche. È la metodica vitale per diagnosi, pianificazione del trattamento, valutazione della risposta alla terapia e follow up di molti tumori solidi. Forte l' impatto sul trattamento del tumore del polmone e sui linfomi. La Pet-Risonanza è disponibile in soli due centri (Napoli e Padova-università) e ancora deve essere precisato il suo ruolo. Molto promettente è il suo uso per lo studio della mammella e della prostata. Estremamente vantaggiosa dal punto di vista della radioprotezione nell'uso pediatrico.
Le prospettive di queste tecnologie sono state illustrate all'XI congresso dell'Associazione italiana di medicina nucleare e imaging molecolare che si è tenuto a Torino nei giorni scorsi.
«Un aspetto rilevante dell'uso di questi strumenti - spiega Sergio Baldari, presidente del congresso - è proprio il rapporto costo-efficacia. Poter studiare le caratteristiche dei tumori in modo così preciso ci permette una diagnosi sempre più accurata, una maggiore appropriatezza delle cure con conseguente riduzione dei costi. Questi esami permettono anche una valutazione precoce della risposta alla terapia, che quindi può essere corretta o anche completamente cambiata».
La Pet-Tc combina i vantaggi di una Pet, l'esame che permette di vedere l'immagine tridimensionale dei processi biologici in corso nel tumore, con quelli di una Tac, che ne produce invece una immagine anatomica. La tecnica è ormai consolidata e già i primi studi sulla sua efficacia hanno dimostrato che nel tumore al polmone ed alla prostata l'esecuzione di un esame Pet-Tc è più efficace nel mostrare lesioni estese al resto del corpo rispetto ai metodi tradizionali, tanto che ha prodotto un cambiamento di terapia in oltre un terzo dei casi. Nei tumori ossei la Pet-Tc riesce a trovare molte più lesioni dei metodi tradizionali.
Nonostante la tecnologia sia molto avanzata, l'Italia è al passo con i tempi. «Nel nostro paese vi è un numero adeguato di Pet-Tc, e sono ben distribuite sul territorio. Siamo pronti - aggiunge Baldari - a sostenere i pazienti senza grandi disagi, purchè si seguano le linee guida più corrette per questi esami». Il censimento promosso dall'Associazione italiana di medicina nucleare nel 2010 ha evidenziato la presenza di oltre 120 tomografi Pet in Italia con almeno un tomografo per regione.
Numerose le discussioni a Torino sugli aspetti innovativi della medicina nucleare: dalle applicazioni per altre malattie che diventano sempre più diffuse come il Parkinson o l'Alzheimer ai nuovi radiofarmaci, molecole radioattive in grado di trovare da sole il bersaglio all'interno del corpo a cui legarsi.

«Il radioiodio - spiega Baldari - è l'esempio principe, riesce a fissarsi con estrema selettività al tessuto tiroideo ed è ormai una terapia ben collaudata nei tumori di questa ghiandola, ma molte altre molecole saranno disponibili in futuro». L'individuazione delle placche di amiloide, tipiche della malattia di Alzheimer, con radiofarmaci Pet, a breve disponibili,potrà facilitare grandi progressi terapeutici.

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