Radiografie via sat, ecco l’ambulanza intelligente

Duccio Pasqua

La radiografia arriva via satellite. Grazie al progetto Telesal, presentato nel corso del convegno «Biomedicina e Spazio, il contributo e le proposte italiane», molti esami normalmente effettuati in ospedale si potranno fare in ambulanza, o a domicilio, utilizzando le telecomunicazioni satellitari. Finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in collaborazione con il ministero della Salute, con alcune regioni e con università e centri di ricerca, il nuovo progetto vuole dimostrare come la telemedicina possa migliorare qualitativamente i servizi di assistenza sanitaria, riducendone notevolmente i costi. Le applicazioni pratiche del progetto Telesal sono molte, e tutte possono risultare di grande importanza per il futuro della sanità pubblica. Nella splendida cornice di Villa Mondragone, costruzione che domina Roma dai Castelli, è stato illustrato il funzionamento di un’ambulanza normalmente in servizio ad Arzignano, in provincia di Vicenza. È finora l’unica in Italia dotata di moderne tecnologie che, grazie al collegamento con il satellite, permettono di effettuare esami, di inviarli immediatamente a un medico e di avere il responso in brevissimo tempo. «Con la diffusione di questo sistema - spiega Fabrizio Aversa, amministratore unico dell’azienda Kell, coordinatrice del progetto - potremo ridurre sensibilmente le ospedalizzazioni, privilegiando l’assistenza domiciliare». Ciò significa che un anziano, costretto attualmente ad andare in ospedale anche per controlli banali, potrà rimanere a casa, evitando lo stress del trasferimento e eliminando i costi che la struttura sanitaria avrebbe dovuto affrontare per il ricovero e gli esami. «La Telemedicina - continua Aversa - permetterà anche di creare una grande banca dati sanitaria nazionale centralizzata. Secondo una recente statistica, le analisi ripetute due o più volte costituiscono il 70 per cento del totale: unificando il database si potrà evitare di ripetere esami già fatti, con il risultato di snellire notevolmente il sistema». Un esempio pratico può far capire meglio quanto utile sia l’applicazione del progetto Telesal: ad Arzignano, la moderna ambulanza attrezzata con il collegamento satellitare è stata utilizzata per sottoporre a radiografie i pazienti dei centri per anziani. Su 70 visite effettuate, solo in 3 casi si è reso necessario trasportare il paziente in ospedale per controlli più approfonditi. Una prova evidente dei benefici che la sanità pubblica potrebbe trarre dalla diffusione di questa moderna tecnologia. «Il progetto Telesal - spiega ancora Aversa - pone l’Agenzia Spaziale Italiana in una posizione di leadership mondiale per quel che riguarda i progetti innovativi e applicativi via satellite, perché per la prima volta un satellite viene messo a disposizione dell’utenza, non solo per un uso tecnologico ma al servizio di un settore primario come quello della salute».

Il progetto, che sarà articolato in tre fasi della durata complessiva di circa 34 mesi, ha richiesto un impegno economico di 20 milioni di euro, per metà finanziati dall’Asi, per il resto da regioni e aziende partecipanti. Nel progetto pilota verranno inclusi mezzi mobili, ambulanze ed elicotteri, dieci ospedali, l’assistenza domiciliare per circa 50 pazienti e un mezzo mobile per lo screening radiologico.

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