"Sono stata stuprata mentre dormivo dal fidanzato di mia sorella". La paradossale storia, pubblicata dalle pagine del Secolo XIX, è stata raccontata da una ragazza di Cairo, in provincia di Savona, ai carabinieri della cittadina ligure. I due protagonisti della vicenda stavano dormendo insieme ad altri amici nell'appartamento di lui, dove si era svolta una festa la sera prima, quando il proprietario di casa avrebbe approfittato dello stato di confusione in cui si trovava la ragazza per approfittarsi di lei.
Questa la versione raccontata dalla ragazza, che la mattina dopo ha sporto denuncia ai carabinieri per stupro, dopo essere passata in ospedale per farsi prescrivere la pillola del giorno dopo. Ma ben diversa è la versione dei fatti che racconta lui, secondo il quale il rapporto sarebbe stato del tutto consenziente. Quasi. Perché il rapporto sarebbe stato "involontario" e dell'"errore", se di questo si tratta, si sarebbe accorto solo il mattino dopo. "Pensavo fosse la mia ragazza", si è giustificato.
Dopo la denuncia, i carabinieri hanno portato la ragazza all'ospedale San Paolo di Savona, per farla visitare al pronto soccorso ginecologico e verificare se effettivamente fosse stata violentata. Ma la visita sulla 23enne non ha evidenziato segni particolari di violenza. Niente graffi, nessuna lesione, ma anzi i segni di un rapporto sessuale precedente.Una vicenda che rimane piuttosto confusa e che è ora finita tra le mani della Procura, per essere valutata dal pm Giovanni Battista Ferro. In esame anche l'ipotesi di calunnia a carico della ragazza, nel caso decidesse di presentare la denuncia - che non ha voluto formalizzare.
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