Cè una Milano della tradizione che sa proporre conoscenze e sapori antichi ma con una freschezza e una qualità tutte contemporanee. È il caso, una novità per la città visto che ha aperto giusto a fine ottobre, del Ratanà di Cesare Battisti (in cucina) e Danilo Ingannamorte (in sala e cantina), in una via stretta tra larea della Stazione Garibaldi, il quartiere Isola e la nuova sede della Regione.
Tanti ancora i lavori in corso tuttattorno, ma il locale viaggia già a pieno regime e con la primavera sarà una gioia accedervi passando per il giardino con parco giochi per i bambini. È stato ricavato al piano terra della fondazione Riccardo Catella, fondazionericcardocatella.org, con lo studio di architettura Rga a studiare gli interni, curando lilluminazione come raramente avviene nei ristoranti italiani. Se si tiene pure conto che un socio è lattore Antonio Albanese (do you remember il monologo sul sommelier?), è chiaro che lì linformalità si sposa alla qualità, con il Ratanà aperto da mezzogiorno a mezzanotte, con tanto di servizio bar e micropiatti tra pranzo e cena, una moderna osteria.
Cesare e Danilo si sono conosciuti sette anni fa al Solferino, solidificando lamicizia una volta passati allAlessandro Ristorante, chiuso nel 2008. Adesso rieccoli proporre una cucina ancora più ricca di note sfiziose, con una severa scelta delle materie prime (la carne è di Sergio Motta ad esempio) e preparazioni che non le mortificano, rischio frequente nella cucina milanese, caratterizzata da lunghe cotture. Così si può iniziare con un gustoso Carpaccio di manzo al balsamico per poi deliziarsi con un risotto perfetto, allo zafferano, al radicchio o Bitto e Sassella.
paolo.marchi@ilgiornale.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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