Il Real si ferma al derby. Tevez arma in più del Manchester

Si ferma a 10 vittorie la striscia del Real: solo 1-1 contro l'Atletico. Il Barça batte l'Athletic Bilbao e torna a +6. FA Cup in Inghilterra: i Red Devils ne fanno 4 al Fulham. Bene anche Chelsea e Arsenal. Torna a vincere il Bayern, ma in vetta alla Bundesliga c'è sempre l'Hertha

Il Real si ferma al derby. Tevez arma in più del Manchester

INGHILTERRA. Tempo di coppe di là dalla Manica. Con la Premiership ferma per i quarti di FA Cup e le tre avversarie delle italiane in Champions tutte e tre debordanti. Guai di Juve, Inter e Roma, verrebbe da dire. Se non fosse che Coventry, Fulham e Burnley non sono esattamente teste di serie in Europa. Cominciamo dal Manchester, che affrontava in teoria l'avversario più ostico, il Fulham di Hodgson, protagonista di un ottimo campionato in Premier. Morale: 4-0 in trasferta per i Red Devils, con Tevez che segna di testa (!) e con un missile da fuori, Rooney che dimostra di essere recuperato e Park che torna a far vedere le buone cose messe in mostra nel Mondiale coreano maledetto. Anche il Chelsea passeggia, limitandosi però a un 2-0 rotondo firmato - tanto per cambiare - da un rigenerato Drogba e da Alex. Infine l'Arsenal, che nonostante l'assenza infinita di Adebayor e Fabregas, recupera Eduardo (gol meraviglioso con volè di sinistro), punta sulla potenza di Ebouè e finalmente lancia uno dei migliori talenti mondiali, messo forse colpevolmente troppo spesso in panchina da Wenger: quel Carlos Vela classe '89 che nel Messico campione del mondo under 17 venne oscurato dal più pittoresco Giovanni Dos Santos (look alla Ronaldinho ma tanto fumo e poco arrosto, dato che è finito miseramente al Tottenham) ma che in realtà è un attaccante di straordinaria prospettiva. Tanto da siglare una rete splendida con un tocco sotto felpato nel 3-0 dei Gunners sul Burnley. Nell'ultimo quarto, l'Everton recupera e batte il Middlesbrough per 2-1 e affronterà lo United in semifinale. Derby Chelsea-Arsenal nell'altro match.
SPAGNA. Torna ad allungare il Barcellona, che dopo un pareggio e due sconfitte sembra aver ritrovato la via smarrita. Nel 2-0 sull'Athletic Bilbao, i blaugrana ringraziano gli errori del basco Gurpegi (che prima lascia libero Busquets e poi atterra Iniesta in area per il 2-0 definitivo di Messi dal dischetto) e sprecano a ripetizione. Di imprecisioni altrettanto gravi si macchiano anche i colchoneros dell'Atletico Madrid nel derby col Real. Al Bernabeu segna Forlan e pareggia Huntelaar, ma il Kun Aguero ha sulla coscienza almeno tre gol mangiati. Il pareggio per 1-1 interrompe la serie di dieci vittorie consecutive delle Merengues e le riporta a meno sei dai catalani. Alle spalle delle due big, si delinea la zona Champions, con il Siviglia terzo (2-1 all'Almeria) e il Villarreal quarto (1-0 all'Espanyol sempre più vicino alla retrocessione in Segunda). Continua il crollo del Valencia, sconfitto in casa del Numancia fino a ieri ultimo in classifica. In un turno ad alto tasso di spettacolarità, la palma di partita di giornata va a Deportivo-Racing Santander: al Riazor, i cantabri si portano avanti per 2-1, ma il Depor piazza la ripresa perfetta e vince addirittura 5-3. Galiziani ora quinti a parimerito con il Malaga a 42 punti, tre in meno del Villarreal. Show anche alle Baleari, dove allo stadio Ono il Maiorca recupera dallo 0-3 al 3-3 contro il Betis Siviglia. Cinque gol anche a Huelva, dove il Recreativo cede per 3-2 a un Valladolid in doppia inferiorità numerica: doppietta per Goitom, lo svedese-eritreo autore già di dieci gol in Liga e passato alla storia della Serie A per aver segnato un gol in soli 7 minuti giocati in campionato (con la maglia dell'Udinese contro l'Inter).
GERMANIA. Solito valzer in cima alla classifica della Bundesliga. A parte la capolista Hertha Berlino (3-1 esterno all'Energie Cottbus con tripletta dell'ucraino Voronin), che viaggia a 46 punti e ora ha 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici, il resto della truppa è rimescolata nel calderone. Sono infatti 4 le squadre a 42 punti: rallenta l'Hoffenheim, bloccato sullo 0-0 dal Werder Brema, mentre risale il Bayern Monaco. I bavaresi tremano in casa contro l'Hannover, ma poi dilagano 5-1. A pari punti anche il Wolfsburg (solito gol di Dzeko per regolare il Karslruhe) e Amburgo, tartassato per 4-1 a Moenchengladbach.
RESTO D'EUROPA. Tempo di sorprese in Ligue1, dove ormai il Paris Saint Germain è a un solo punto dalla vetta. Merito del Lilla, che non dà scampo al Lione capolista con un 2-0 allo Stade Metropole. Da parte loro, i parigini passano a Lorient con il settimo gol in campionato dell'ex romanista Giuly e ora sognano il titolo. Alle spalle del duo di testa, il Tolosa strapazza per 3-0 il Bordeaux (Gourcuff ritornato sugli standard tristemente già noti ai tifosi milanisti) e raggiunge il Marsiglia (solo 0-0 al Velodrome contro il Valenciennes). In Scozia, il turno infrasettimanale è stato sorprendentemente favorevole al Celtic. I biancoverdi sono passati per 2-1 a Kilmarnock (doppio McDonald), mentre i cugini dei Rangers sono stati battuti all'Ibrox Park dall'Inverness e ora ripiombano a meno tre dai rivali. In Portogallo tutto secondo copione, con il Porto che mantiene la vetta demolendo per 4-1 il Leixoes (in rete l'ex palermitano Farias), il Benfica che non molla (2-1 al Naval, in rete Aimar e Katsouranis) e lo Sporting Lisbona che ci crede (2-0 al Pacos Ferreira).

Ormai ufficiosamente deciso invece il campionato olandese, dove l'AZ Alkmaar porta a 11 punti il vantaggio sul Twente, fermato sull'1-1 dal Psv. L'AZ invece vince anche a Nimega contro il Nec e vola a 66 punti. Ben 14 in più dell'Ajax di Van Basten, che si accontenta del pari con il Den Haag.

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