Reate, focus sul Belcanto

Recuperare la tradizione italiana del Belcanto, aiutare la formazione dei giovani cantanti e, in futuro, produrre spettacoli da proporre anche all’estero. Sono ambiziosi gli obiettivi della prima edizione del Reate Festival, che dal 16 al 25 agosto animerà l’estate sabina con un ricco calendario di appuntamenti di musica e danza, ospitati presso il teatro Flavio Vespasiano, la chiesa di San Domenico e piazza Cesare Battisti a Rieti. A dare il via al festival, promosso dalla Fondazione Flavio Vespasiano presieduta da Gianni Letta, sarà proprio il Belcanto, con la direzione artistica di Bruno Cagli, presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Domenica 16, Carlo Rizzari, al teatro Flavio Vespasiano, dirigerà la Tafelmusik Baroque Orchestra e i giovani di Opera Studio in «E ’l cantar che ne l’anima si sente», musiche di Rossini, Bellini, Donizetti. Lunedì l’attenzione si sposta in piazza Battisti con il concerto di musica etnica «Marea Cu Sarea» - in romeno, «promettere il mare con il sale», cioè, senza mantenere - viaggio nella musica del mediterraneo tra stili e culture dei popoli che vi si affacciano, con la Piccola Banda Ikona e il percussionista indiano Rashmi Batt. Si torna a teatro per due concerti da camera: martedì, «Romanze del Belcanto italiano», musiche di Rossini, Bellini, Mercadante e Tosti, a cura di Opera Studio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Massimiliano Murrali al pianoforte, e giovedì, «Maestri napoletani del Belcanto» con l’ensemble Voci Italiane in un repertorio popolare partenopeo rivisitato in chiave colta. Da non perdere, mercoledì, nella chiesa di San Domenico, il concerto di Marc Pinardel che suonerà l’organo Dom Bedos-Roubo, alto 14 metri, a trazione meccanica e non elettrica. In programma, un omaggio al Settecento classico, musiche di Rossini, improvvisazioni su temi proposti dal pubblico e un botta-e-riposta tra poesia e musica. Venerdì e sabato tocca al jazz, curato da Giampiero Rubei, con i concerti di Dee Dee Bridgewater e Karl Potter con Ostinato Elektro Orchestra. Sarà il maestro Kent Nagano, domenica, a dirigere la Tafelmusik Baroque Orchestra nel «Don Giovanni» di Mozart, con, tra le altre, le voci di Mariusz Kwiecien, Carmela Remigio, Alex Esposito. Appuntamento unico, lunedì 24 in piazza Battisti, con la danza, affidata alla direzione artistica di Raffaele Paganini: «Ballando il Belcanto» vedrà coinvolte tre compagnie - Botega, Centro Regionale Danza Lazio e Balletto Granducato di Toscana - e vere «stelle» del balletto, da Mara Galeazzi, principal dancer della Royal Opera House di Londra, a Yumiko Takeshima e Raphael Coumes-Marquet, primi ballerini dell’opera di Dresda.

A chiudere il festival sarà di nuovo il Belcanto, che, il 25, porterà in piazza l’Ouverture de «La Clemenza di Tito» di Mozart, «Giunone» di Rossini e la «Fantasia Corale» di Beethoven. Per tutta la manifestazione, a teatro sarà esposta una selezione di strumenti antichi, perfettamente funzionanti, dalla Collezione Giulini.

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