La Regione Calabria fa il pieno di portaborse

Vero e proprio record per la guida del Consiglio regionale: servono 14 collaboratori solo per il presidente, uno spreco da 586mila euro. E c’è perfino un coordinatore per gestire i 400 consulenti statali

La Regione Calabria fa il pieno di portaborse

Milano - L’elenco, sull’indice dell’ultimo Bollettino ufficiale della Regione Calabria, occupa sette pagine. Appena sufficienti per contenere, scritti fitti fitti, nomi e cognomi di consulenti, collaboratori, autisti, portaborse che aiutano i consiglieri regionali.
I numeri, riportati dal Sole 24 Ore, sono imponenti. Solo i portaborse sono 400: e, manco a dirlo, ad averne più di tutti è il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova (Pd). Che ha a disposizione, dal 2007, 13 collaboratori (assunti a tempo determinato). Dal 2008 al nutrito staff si è aggiunto anche un assistente per la sua funzione di presidente del consiglio. Totale: 14 persone. Complessivamente la cifra spesa, secondo quanto riportato dal Sole, è di 586mila euro.

Non che Bova predichi nel deserto. Nel 2007 i 50 consiglieri hanno distribuito incarichi a circa 300 collaboratori, autisti compresi. E dal gennaio 2008 il Consiglio ha autorizzato altri 115 incarichi. Totale: 303mila euro. Ma il conto, fermo al 5 agosto, potrebbe non essere aggiornato. Di questi 115 contratti, 108 sono riferibili alle strutture dei consiglieri, come, per esempio, le commissioni.
Quello della Calabria ha tutte le caratteristiche per essere un record. Intendiamoci, tutto è in regola: una legge (la regionale 8/1996) autorizza le consulenze e stabilisce le quote per tutti, dal semplice consigliere, al presidente, passando per i capigruppo e i vicepresidenti.

Come Roberto Occhiuto, che ora è approdato alla Camera dei deputati nelle file dell’Udc, ma che divideva con Francesco Fortugno i compiti di vicepresidente del Consiglio. E, nel suo staff, aveva nove collaboratori. «Tanti me ne spettavano secondo la legge - ha detto all’inviato del Sole, Roberto Galullo -. Al capogruppo invece ne spettano sette. Al semplice consigliere quattro». Ma li teneva occupati tutti, assicura. «Chi col sito, chi con la corrispondenza, chi mi teneva i contatti con il territorio. Tutti occupati tutto il giorno».
Insomma, dall’alto al basso ce n’è per tutti. Anche per la giunta, che nel 2007 ha distribuito 95 incarichi (valore: 2,2 milioni di euro, Iva esclusa). E che nel 2008 è già arrivata a 75, ma stavolta per cifre attorno al milione. Perché c’è anche chi una consulenza la ha, ma non la ha mai esercitata.

Come Sergio Laganà, vicino al governatore Agazio Loiero e fratello della vedova di Fortugno. «Non ho mai esercitato quella consulenza - ha detto -. Non so nemmeno a quanto ammonti l’eventuale compenso». Già, perché certi contratti sono senza compenso: sarà determinato successivamente con decreto presidenziale.
Le circa 400 consulenze, alla fine, sono costate circa 8 milioni di euro. I fondi, non sono un problema: per il 2007 erano pari a 78,5 milioni di euro.

In crescita di otto milioni rispetto al 2005, quando erano di 70,4 milioni.

Ma non c’è da preoccuparsi. Perché questi 400 consulenti sono coordinati. Da un «consulente coordinatore dei consulenti». Che è Giuseppe Morabito. Ovvero, il presidente Pd della Provincia di Reggio Calabria.

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