Rignano: i genitori di 19 bimbi saranno parti civili al processo

Rignano: i genitori di 19 bimbi saranno parti civili al processo

Diciannove famiglie di Rignano Flaminio si sono costituite parte civile nell’udienza preliminare di ieri davanti al gup del tribunale di Tivoli, per il caso delle presunte violenze sessuali patite, nel 2005-2006, dai piccoli alunni della scuola materna “Olga Rovere”. Il giudice Pierluigi Balestrieri ha accolto tutte le istanze in tal senso. Le accuse, formulate dal pm Marco Mansi, riguardano le insegnanti Patrizia Del Meglio, Silvana Magalotti e Marisa Pucci, la bidella Cristina Lunerti e l’autore televisivo Gianfranco Scancarello, marito della Del Meglio. Ieri il giudice dell’udienza preliminare ha anche vagliato una serie di eccezioni preliminari sulle quali si deciderà il prossimo 14 novembre.
Dall’inchiesta sono state archiviate le posizioni del benzinaio cingalese Kelum De Silva, che pure era stato arrestato e di un’altra insegnante, Assunta Pisani. Dopo il carcere che era stato disposto il 24 aprile del 2007, passati pochi giorni, il 10 maggio 2007 il tribunale del riesame annullò gli ordini di custodia cautelare con un provvedimento che demolì le ipotesi dell’accusa. «Indizi insufficienti e anche contraddittori», scrissero i magistrati. Un giudizio duro che venne poi confermato in Cassazione.
Dopo le scarcerazioni, la Procura inizia a cercare nuovi indizi attraverso l’incidente probatorio disposto dal gip Elvira Tamburelli. Nelle udienze, che si protraggono per mesi, oltre venti bimbi, tra i 4 e i 6 anni, raccontano del «gioco della patatina»; della «bua ai bambini», delle «cose brutte» che avvenivano in un «castello cattivissimo». Insomma «c’era una strega che si chiamava Patrizia, stava in un castello. Il castello era nero e ci andavamo con la macchina. La macchina era di Marisa, un’altra strega». Un maschietto: «Le bidelle Cristina e Patrizia facevano i giochi brutti, bruttissimi; mi picchiavano, mi facevano le punture sul pisellino e sul sedere, facevano il gioco della sedia». Le accuse sono di fatto basate sugli elementi emersi da questi racconti e vanno dagli atti osceni, ai maltrattamenti, alla violenza sessuale, al sequestro, alla corruzione, allo stupro di gruppo, agli atti contrari alla pubblica decenza.


Dopo la pronuncia del 14 novembre sulle eccezioni, l’udienza preliminare proseguirà a gennaio, con diverse udienze, al termine delle quali il gup deciderà se rinviare a giudizio gli imputati come chiesto dalla procura di Tivoli.

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