«A rischio il G8 della Maddalena Cantieri fermi per colpa di Soru»

Pili, ex governatore della Sardegna: il tempo stringe e siamo in alto mare

«A rischio il G8 della Maddalena Cantieri fermi per colpa di Soru»

da Milano

«All'isola della Maddalena si rischia un G8 usa e getta. E a quanto mi risulta Berlusconi si era attivato, già prima dell’insediamento del suo governo, in un'attività di diplomazia informale per verificare la possibilità di far slittare di qualche mese il vertice previsto per l’estate dell'anno prossimo». Così Mauro Pili, deputato del Pdl ed ex governatore sardo, fa il punto sul summit degli otto Grandi che secondo i programmi dovrebbe tenersi nell'arcipelago a nord della Sardegna fra tredici mesi. Durante i quali a suo parere molto difficilmente si potranno completare le opere urbanistiche ed edilizie necessarie a ospitare degnamente le delegazioni governative di Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Canada, Russia e Italia.
Insomma, alla Maddalena l’anno prossimo arriveranno tremila rappresentati degli otto governi e tremila giornalisti ma ancora siamo in alto mare.
«È proprio il caso di dirlo. Per fortuna almeno il mare in questione è bellissimo. A parte le battute, la situazione alla Maddalena è più che ferma».
Ovvero?
«Fino a pochissimi giorni fa non esisteva alcuna concessione edilizia per gli alberghi che si dovrebbero realizzare. E questo perché l'orientamento vincolistico della giunta di Renato Soru ha condizionato tutto. Faccio solo un esempio. Il precedente governo Berlusconi aveva dato parere favorevole al progetto esecutivo di una strada a quattro corsie che avrebbe collegato Olbia a Palau, che è il porto sardo più vicino alla Maddalena, ma Soru ha bloccato l'opera».
Guardando al futuro, come prevede che si svilupperà la vicenda del G8 maddalenino?
«L'ho detto nel mio ultimo comizio della campagna elettorale, che ho tenuto proprio nell'isola che deve ospitare il vertice: va fatta al più presto una ricognizione approfondita della situazione e cominciare a ipotizzare alternative alle opere che secondo tutti gli esperti non potranno essere realizzate. Pensare che poco prima di me aveva parlato Arturo Parisi, secondo il quale era tutto a posto... ».
E invece...
«Invece è talmente chiaro che non è vero che sono già state opzionate grandi navi da crociera che potrebbero ospitare le delegazioni e i giornalisti».
E, come ha scritto il Giornale, il commissario governativo Guido Bertolaso ha sondato la disponibilità dei grandi alberghi della Costa Smeralda per quel periodo.
«Come me, che negli ultimi tempi ho parlato con molti addetti ai lavori, anche Bertolaso sa che è impossibile realizzare un albergo a cinque stelle in un anno».
Il commissario governativo dice non appena ci sarà il via libera del premier i progetti saranno illustrati ai cittadini dell’isola ma avverte anche che se non si può garantire la sicurezza si rischia di perdere il vertice. Si farà davvero alla Maddalena?
«Gli architetti che devono progettare gli interventi litigano; Soru insiste con il tetto del 25% per l'aumento delle volumetrie nelle ristrutturazioni; e di concessioni ancora non se ne vedono, perché le richieste giunte al Comune della Maddalena sono state girate, come prevede la legge, alla Regione che dovrebbe accoglierle con un'intesa, che poi è una sorta di variante urbanistica. Quanto alle infrastrutture, solo ai primi di maggio è stato conferito l'incarico per la ristrutturazione di un edificio già esistente. Infine, è del tutto evidente che nel pieno della stagione turistica non sarà certo agevole garantire la sicurezza dei partecipanti».
Morale...


«Morale, da quanto mi risulta Berlusconi già dalla fine di aprile si era attivato a livello informale con i governi interessati per posticipare il G8 almeno di qualche mese e sta prendendo in considerazione la finestra di settembre-ottobre».

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