Risorse per gli agenti indagati. Ma il governo si oppone al fondo

Lorra tra regione Veneto e governo per le spese mediche e legali ai poliziotti quando sono feriti o accusati dopo aver reagito a un crimine. Ma il governo si oppone alla norma di Zaia

Risorse per gli agenti indagati. Ma il governo si oppone al fondo

Spese legali e mediche ai poliziotti feriti o accusati dopo aver reagito ad un crimine. E poi un altro fondo "regionale per il patrocinio legale gratuito a sostegno dei cittadini veneti colpiti dalla criminalità", ovvero quando reagiscono ad una rapina per legittima difesa e finiscono indagati dai pm. Sono queste le due leggi messe a punto dalla giunta di Luca Zaia in Veneto. Due norme che ora il governo ha impugnato di fronte alla Corte Costituzionale.

I motivi? Sono diversi. Per quanto riguarda il fondo per chi si è difeso dai ladri, il governo contesta al Veneto non la base della legge, ma il fatto che il patrocinio gratuito sia riservato a chi vive da almeno 15 anni nella regione. Per il governo è una norma discriminatoria. Sarebbe una violazione della Costituzione per "irragionevole trattamento diversificato".

Per quanto riguarda invece le risorse messe a disposizione per i poliziotti, le valutazioni di Palazzo Chigi sono diverse. Si contesta a Zaia di essersi intromesso in un tema, quello della sicurezza pubblica, riservato al governo dalla Costituzione. Non solo. La "colpa" della legge sarebbe anche quella di creare trattamenti diversi con quelli che i poliziotti hanno in altre regioni. In poche parole, se le altre regioni non si sono mosse per dare una mano agli agenti, deve stare fermo anche il Veneto.

Anche perché è un tema su cui dovrebbe agire il governo, che però da anni è sempre rimasto immobile.

Zaia è su tutte le furie. "Sia chiaro - ha scritto su Facebook - risponderemo in ogni sede, pronti a far valere le nostre ragioni di fronte ad un Governo che, evidentemente, non tutela le vittime".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica