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Roma, Capitale del degrado

Dai centri d'accoglienza ai rom, dalle buche alle discariche a cielo aperto. Roma è allo sbando

Roma, Capitale del degrado

Tempi duri per Ignazio Marino. Il presidente del partito Matteo Orfini, commissario del Pd romano, continua a difenderlo ma il premier Matteo Renzi ieri a 'Porta a Porta' lo ha praticamente scaricato:“Chi è in grado di governare governi, se non è in grado di governare va a casa”.

Ma ben più significativo è l'episodio raccontato dall'Huffingtonpost che ha visto protagonista Renzi anche durante la pubblicità. Il premier ha approfittato della pausa per avere dal pubblico un'opinione sull'operato del sindaco e, ricevendo solo commenti negativi, ha fatto spallucce ammettendo: “Che ci posso fare?”.

Come ricordato sul Corriere della Sera da Stella e Rizzo i problemi di Roma sono innumerevoli, primo fra tutti le buche delle strade. “Non è solo questione di decoro. Che pure è centrale per rispetto di chi ci vive e di chi viene in visita. Sul Comune - raccontano Stella e Rizzo - si abbattono da anni incessanti grandinate di richieste di risarcimento per i danni subiti dai veicoli a causa di buche e voragini. Un migliaio l’anno. Tre al giorno. Una massa tale di pratiche che per sveltirle il municipio capitolino ha pubblicato sul suo sito addirittura un modulo per chiedere il risarcimento conciliativo. Una specie di corsia preferenziale per i danni non superiori a 12.911 euro e 42 centesimi. Costo degli indennizzi annuali per le casse comunali: 20 milioni. Una tombola. Pari quasi alla metà di quanto il Campidoglio spende per la manutenzione delle strade: 45 milioni l’anno”.

Gravi problemi riscontrano anche tutti coloro che per evitare di incappare nelle buche o nel traffico cittadino decidono di prendere i mezzi del trasporto pubblico. La municipalizzata Atac ha un debito di circa un miliardo di euro. Solo pochi mesi fa c'è stato un taglio radicale delle tratte e centinaia di bus sono parcheggiati nei depositi perché rotti. Il sindaco Marino ha annunciato l'acquisto di 700 bus nuovi e anche l'assunzione di altri autisti in previsione del Giubileo. Certo è che, finché i sindacati di settore continueranno a proclamare gli scioperi di sabato o di lunedì per farsi il "ponte", Roma non ci farà una bella figura. Senza considerare il fatto che la carenza di controllori nei mezzi pubblici è la principale causa di un'evasione dei passeggeri che non ha eguali nel mondo. Per non parlare del degrado in cui versano le stazioni come Termini, un vero e proprio regno per i rom che passano la giornata tra scippi, truffe varie. È notizia di poche settimane fa la retata con la quale si è sventato un giro di prostituzione minorile proprio a danno di un gruppo di bambine rom di dieci anni.

Nell'occhio del ciclone e dell'inchiesta Mafia Capitale ci sono proprio loro, i rom, attorno a cui Salvatore Buzzi aveva creato un vero e proprio business con i centri d'accoglienza per i quali la giunta Marino quest'anno ha deciso di spendere 27 milioni di euro. Risale a fine maggio il bruttissimo incidente,causato da due rom che, sfrecciando a tutta velocità sulla loro Lancia Lybra, hanno investito in via Mattia Battistini nove persone uccidendo una filippina. Un atto spregevole che, unito all'immediata scarcerazione del rom diciannovenne, alimenta quel senso di impunità che aleggia su tutta la comunità rom. Da qui lo slogan “Marino sindaco dei rom” che nasce già durante le primarie del 2013 quando molti rom sono stati visti recarsi ai gazebo del Pd per votarlo, come dimostrano le prime intercettazioni di Mafia Capitale. In zona Montesacro, invece, il Pd da mesi cerca di abbattere il campo rom abusivo che imperversa nel Parco delle Valli dove domani inizierà la Festa dell'Unità capitolina.

In questi ultimi giorni è poi riaffiorato il tema dell'ospitalità dei profughi dopo l'arrivo di 800 persone provenienti dal Nord Africa che alloggiano presso il centro Baobab di via Puca e di un altro centinaio accampato nei pressi della stazione Tiburtina in una tendopoli provvisoria. La Capitale scoppia di profughi da mesi e già nel 2014 i problemi legati alla loro accoglienza erano sfociati nella ribellione dei residenti di Tor Sapienza. Ora tensioni si registrano nel quartiere Olgiata, una zona residenziale di Casale San Nicola dove il prefetto di Roma vorrebbe dare alloggio a un centinaio di rifugiati presso la ex scuola Socrate e dove un gruppo di composto da 30 famiglie romane senza casa hanno creato il primo campo profughi per italiani, organizzato dal gruppo di estrema destra Nessuno tocchi il mio popolo.

Altro motivo di scandalo per i turisti stranieri che visiteranno la nostra Capitale è l'immondizia che imperversa ovunque, dalle periferie al centro. “È inutile che tu, amministrazione, dia la colpa a quel delinquente di Cerroni (proprietario di Malagrotta, la discarica dove si sono smaltiti i rifiuti di Roma negli ultimi trent'anni nda) se poi a me cittadino non mi togli i sacchetti dalle strade”, ha commentato un deputato dem romano molto vicino a Renzi.

In questo contesto la posizione del sindaco Marino risulta sempre più precaria, nonostante l'inchiesta Mafia Capitale abbia fatto dimenticare la gaffes delle multe alla sua panda rossa e lo scandalo di affittopoli con decide di appartamenti comunali affittati a cifre irrisorie a circoli di partito e ai soliti amici degli amici o la polemica per aver speso 20mila euro su un logo turistico orrendo chiamato “Rome and You”. Tutte vicende, più o meno gravi, che delineano un quadro drammatico anche per chi, prima o poi, si troverà a prendere il posto di Marino.

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