Scippi, prostituzione, campi rom come linferno. Per il Comune non cè di che temere, è tutto sotto controllo. Nessun pericolo, insomma, per i cittadini. Lo slogan preferito dallamministrazione comunale è stato ribadito ieri dallassessore capitolino alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi in tutta risposta all«allarmismo» del coordinatore di Forza Italia Giro. «Il nostro è un impegno quotidiano per la sicurezza dei cittadini - ha ribadito Toaudi -. In merito a quanto dichiarato dagli onorevoli Giro, Bondi e Cicchitto, vorrei sottolineare come in questi anni la nostra amministrazione abbia svolto diversi interventi con lobiettivo di far fronte al decoro urbano e a garantire sempre più ai romani il massimo senso di sicurezza. Questo sforzo e dedizione quotidiani sono sotto gli occhi dei nostri concittadini».
Finita qui? Macché, il consigliere regionale dellUlivo Enzo Foschi va oltre e invita chi non gradisce a cambiare aria: «Roma è una grande metropoli e ha naturalmente i problemi delle grandi metropoli, ma tutti i dati confermano che sostanzialmente la nostra rispetto alle altre grandi capitali europee è tra quelle più sicure. Certo, questo non significa che non esistano problemi, ma latteggiamento di Forza Italia è al limite del denigratorio. Se proprio la nostra città non gli piace, Forza Italia vada a vivere nella tranquilla Milano e nel pacifico Nord».
La replica della Cdl non si fa attendere. «Grazie allautorevole Enzo Foschi abbiamo compreso il valore della democrazia secondo i Ds: deportazione di massa della Cdl in quel di Milano - replica il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Alfredo Pallone -. Gratta gratta riemerge la natura staliniana con unavversione quasi antropologica e culturale nei confronti dellopposizione. Mentre Veltroni allestisce set cinematografici per nascondere la realtà e celebrare le Veltroneidi grazie ai corifei di via Nazionale, Forza Italia usa semplici strumenti per denunciare scomode realtà. In altri tempi, siamo certi ci avrebbero riservato Gulag».
«Deportazione» o meno a Roma la sicurezza latita alquanto. «Basterebbero gli articoli pubblicati da un anno a questa parte dallIndipendent, dal Guardian, dal New York Times per far presente al centrosinistra romano che non è solo Forza Italia a osservare con grande attenzione le sue scelte discutibili in materia di sicurezza di Roma e del suo centro storico - fa notare Stefano De Lillo, consigliere regionale di Forza Italia -. Ma basterebbe semplicemente confrontarsi a viso aperto con i cittadini, come facciamo noi ogni giorno, per rendersi conto che quelli lontani da Roma non siamo noi, ma le maggioranze di centrosinistra che la governano ignorando sistematicamente la voce dei romani e di Roma».
Gli fa eco, il consigliere comunale Samuele Piccolo (An), secondo cui le dichiarazioni di Toaudi «lasciano perplessi. Al di là dello sforzo quotidiano per garantire ai romani il massimo senso di sicurezza affermato dallassessore capitolino, cosa ben diversa dal dare effettiva sicurezza, cè unaffermazione dello stesso Touadi che mi ha colpito ed è quando afferma che sta aspettando ancora di vedere per strada il poliziotto di quartiere, cavallo di battaglia e punta di diamante della sicurezza del centrodestra». «Probabilmente - continua - lassessore alla Sicurezza non conosce la situazione in cui versano poliziotti e carabinieri, oppure non ha letto con attenzione le dichiarazioni che si susseguono ormai da mesi dei rappresentanti sindacali della Polizia di Stato che denunciano lo stato di abbandono e di emergenza in cui versano i commissariati romani».
A questo proposito il capogruppo di Forza Italia Michele Baldi, invita Touadi «a farsi un giro per Roma con me, dalla mattina alla notte, da soli e senza auto blu. Farò scoprire allassessore strade che probabilmente non conosce, dove i cittadini vivono situazioni drammatiche a causa della sicurezza.
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