Tra i guasti che hanno portato al caos totale dei mezzi pubblici di Roma c’è stato quello che ha coinvolto la linea B1 della metropolitana nel tratto Bologna-Jonio, dove avviene l’interscambio. Nella giornata di ieri la linea è rimasta ferma per tutto il giorno e ha ricominciato a viaggiare solo in serata. Come si è scoperto in seguito, la causa del problema è dovuta in parte al sabotaggio del tornio che viene utilizzato per la manutenzione delle ruote dei convogli che si trova nel deposito di Magliana Nuova. Questo strumento di precisione si era già rotto alla fine di dicembre e solo dopo due mesi era stato rimesso in funzione a causa dei ritardi negli arrivi delle forniture causati dalla pandemia. Atac ha infatti dovuto fare a meno del tornio per due mesi a causa di un guasto alla scheda madre: il ricambio ordinato alla Cina ci ha messo molto tempo ad arrivare fino alla Capitale.
Il sabotaggio ai treni
Ma ecco che il tornio si è rotto un’altra volta nella notte tra venerdì e sabato. Lo strumento sarebbe stato preso a martellate e la taratura è stata sfasata. In poche parole, prima è sparita la lampadina del sistema di sicurezza che garantiva l'operatività del macchinario, e poi è stato anche preso a martellate. Per questo motivo l’ipotesi è che si sia trattato di un sabotaggio. Nella giornata di ieri la municipalizzata ha aperto una indagine interna e oggi verrà fatta denuncia formale in Procura. Un altro episodio sospetto si era verificato neanche una ventina di giorni fa nella stazione della metro Eur Magliana: in quel caso la manopola della corrente elettrica era stata disattivata e bloccata con un lucchetto. Un solo tornio rotto ha mandato il tilt la metropolitana. Anche perché c’è un secondo tornio, ma si trova a Osteria del Curato, e viene usato solo per la manutenzione dei convogli della linea A.
Stiamo tra l’altro parlando di treni che hanno già problemi a livello di manutenzione. Per il momento sono nove i convogli della linea B che hanno bisogno del tornio, il cui lavoro richiede almeno quattro giorni di tempo. Adesso a vegliare sul macchinario ci sono due dipendenti che controllano di notte che nessuno si avvicini all'oggetto preso di mire più volte e adesso riparato, che entro il prossimo lunedì dovrebbe riuscire a rimettere in pista due treni.
Indaga la Digos
Il sabotatore potrebbe essere una talpa. A indagare ci sono le forze dell’ordine che hanno acquisito i filmati registrati all’esterno dell’officina, dato che all’interno è vietato installare telecamere (accordo sindacale). La Scientifica ha rilevato le impronte sullo strumento e sul lucchetto che ha bloccato la manopola. Il sabotatore ha forse i giorni contati.
Per quanto riguarda gli altri mezzi, dodici si trovano in revisione generale da parte del Ministero dei Trasporti, due sono incidentati, e alcuni sono con le ruote in sostituzione. A conti fatti ci sono solo 13 treni, su un totale di 37, che possono viaggiare e cercare di garantire agli utenti un servizio decente. Quando ieri la metropolitana B1 è stata chiusa, la linea B viaggiava con notevole ritardo.
Nessun treno tra le fermate di piazza Bologna e piazzale Jonio, con banchine zeppe di pendolari in attesa tra i capolinea di Laurentina e Rebibbia. Un servizio non proprio perfetto che aveva già notevoli problemi da solo, senza anche l’aiuto del sabotaggio.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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