I medici che organizzarono la festa-focolaio presso il policlinico Umberto I rischiano fino alla perdita del posto di lavoro. Ci riferiamo ai 9 sanitari risultati positivi al coronavirus. Alla loro punizione dovrà pensare la commissione disciplinare. Come leggiamo dal Messaggero, la commissione ha cinque giorni di tempo per decidere il destino dei 9 professionisti contagiati. Gli oncologi in questione avevano partecipato ad un brindisi in reparto, per festeggiare una specializzanda che aveva terminato gli studi. Tra i 9 medici risultano esserci anche degli specializzandi. Effettivamente, le indagini hanno accertato come l'unica opportunità di contatto che giustificasse il contagio fosse proprio l'incontro nel corso del party, assolutamente non autorizzato dalla direzione della struttura.
Il dg Vincenzo Pannella ne è certo di ciò ed ha biasimato duramente (definendolo "gravissimo") il comportamento scellerato dei diretti interessati. Il licenziamento è, tuttavia, la punizione più dura rispetto ad alternative quali la censura o la più classica sospensione dal servizio, per tempi più o meno lunghi. Ad ogni modo, a causa della carenza di personale malato (o in quarantena) è stata disposta la chiusura dei ricoveri nella oncologia B per un periodo di tempo, al momento, imprecisato. I pazienti sono stati dimessi, oppure trasferiti in altri reparti medici. Gli aggiornamenti non finiscono qui. Ci sarebbe la presenza di casi positivi anche in reumatologia, reparto adiacente ad oncologia. La preoccupazione da parte di medici, infermieri e operatori sanitari aumenta.
Coronavirus, medici contagiati all'Umberto I a rischio licenziamento
I medici contagiati da coronavirus rischiano grosso, in quanto la festa a cui hanno partecipato non era stata legittimata dalla direzione del policlinico Umberto I. Il licenziamento è solo un'eventualità. Potrebbero essere altre le punizioni optate dalla commissione disciplinare, che ha 5 giorni di tempo per decidere del destino dei 9 sanitari. Il brindisi che avrebbe scatenato il contagio è avvenuto in data 3 marzo 2020. Dopo 6 giorni sono stati resi noti i primi risultati dei medici, per la precisione oncologi, trovati positivi al tampone. Il direttore generale Vincenzo Panella è molto scocciato per l'accaduto ed ha dichiarato: "Ci siamo trovati di fronte a un comportamento gravissimo, totalmente privo di prudenza che va stigmatizzato, messo in atto da coloro che per primi dovrebbero essere consapevoli dei pericoli.
In reparto stiamo verificando uno ad uno se ci sono altri positivi tra degenti, sottoposti a tampone, pochi i casi positivi che ora sono in isolamento domiciliare. Ma alcuni di questi medici svolgono attività privata nelle case di cura e privatamente quindi non sappiamo con quanti altri pazienti possano essere venuti a contatto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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