"La pistola puntata in casa nostra": la rapina choc a Smalling

Paura per il difensore giallorosso e la sua famiglia quando nella villa hanno fatto irruzione tre rapinatori armati

"La pistola puntata in casa nostra": la rapina choc a Smalling

Una notte da incubo quella passata dal calciatore della Roma, Chris Smalling, e da sua moglie, l’ex modella Sam Cooke. Come riportato da Repubblica, la coppia è stata svegliata all’alba da tre rapinatori che hanno fatto irruzione nella loro abitazione armati di pistola. Il calciatore inglese non se la sente adesso di parlare e ai giornalisti ha solo detto di stare bene, prima di un “no comment”.

Incappucciati e armati di pistola

Secondo quanto raccontato dai coniugi i tre sono entrati nella villa sull’Appia Antica indossando cappucci e guanti di lattice, per non far vedere il proprio volto e probabilmente non rischiare di lasciare impronte. Il gruppetto avrebbe puntato la pistola alla testa delle loro vittime urlando “Cash, cash”. Smalling e la moglie non erano le uniche persone presenti in casa, nella camera accanto alla loro c’era anche il figlio di due anni che dormiva e al piano sotto, nelle loro camere da letto, la suocera e la tata. In una dépendance anche il custode che non si sarebbe però accorto di niente. Smalling, ancora sotto choc per quanto avvenuto, ha raccontato agli investigatori della squadra mobile che sono giunti sul luogo della rapina: “Ho mantenuto la calma, ma temevo per mio figlio e per mia moglie. Per fortuna il bambino dormiva e non ha percepito nulla”. L’incubo sarebbe durato in tutto una decina di minuti. Secondo quanto emerso i rapinatori potrebbero essere dell’Europa dell’Est e uno di loro ha tenuto sotto tiro la moglie del difensore romanista. Mentre un altro si è invece diretto con il calciatore giallorosso in un’altra stanza dove vi erano custoditi 300 euro. "Mi hanno creduto, davvero non avevo altri soldi e allora mi hanno costretto ad aprire la cassaforte", ha spiegato Smalling agli agenti, nella quale erano contenuti tre Rolex e alcuni gioielli di famiglia, per un valore superiore ai 50mila euro. Probabilmente la villa di Smalling era tenuta d’occhio da giorni e il colpo era stato pianificato fin nei minimi particolari.

I rapinatori sono professionisti dell'Est Europa

Secondo gli investigatori dell'Antirapina si tratterebbe di tre professionisti. Anche la tecnica da loro usata per la rapina è molto diffusa: è stato infatti praticato un piccolo foro nel vetro di una delle finestre. Utilizzando una corda metallica è stata quindi agganciata la maniglia e la finestra è stata aperta. C’è da dire che la villa ha un sistema d’allarme e circa dieci telecamere di sorveglianza. Ancora da capire come mai l’allarme non fosse inserito, particolare che ha aiutato non poco i banditi nella rapina. Anche perché l’abitazione di Smalling si trova in fondo alla strada ed è anche l’ultima, in una zona isolata ma ben frequentata da proprietari di un certo livello. Basti pensare che poco lontano vive l’attrice Gina Lollobrigida e vi è anche la residenza romana del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Dopo aver messo i gioielli in una borsa, la banda di delinquenti è scappata facendo perdere le proprie tracce. Solo in quel momento la moglie del calciatore ha potuto prendere il telefono e comporre il numero delle forze dell’ordine. A guidare le indagini il dirigente Alessandro Mennini. Gli investigatori stanno controllando scrupolosamente tutti i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti. Smalling ha confessato: "Non mi sono accorto che qualcuno ci osservava, non ero pronto a un evento del genere".

Ovviamente non sono tardati i messaggi di solidarietà da tutto il mondo da parte dei colleghi del calciatore e dei tifosi.

Su Twitter, la giornalista Paola Ferrari su Twitter ha scritto: "Nella stessa casa sono stata rapinata anche io. Perché dopo due anni questa storia si ripete?". Il particolare potrebbe aiutare forse gli investigatori.

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