Il sindaco neoeletto di Roma, Roberto Gualtieri, quando aveva promesso ai suoi cittadini di ripulire la Capitale entro Natale non aveva forse ben chiara la situazione reale a cui andava incontro. Neanche il vertice urgente in Ama per cercare dove smaltire le mille tonnellate prodotte settimanalmente nella Città Eterna sembra trovare una soluzione al problema. Senza contare le mini-discariche che ci sono in periferia e le montagnette di sacchetti abbandonati vicino ai cassonetti.
Oggi c'è anche lo sciopero dei netturbini
Intanto il nuovo amministratore di Ama, dopo l’uscita di Stefano Zaghis, è l'ex ministro Angelo Piazza. Cambiano i vertici ma il problema rimane anche perché proprio oggi, lunedì 8 novembre, Roma si è svegliata con lo sciopero nazionale dei netturbini. Sciopero che non fa certo bene alla seconda settimana del piano di pulizia straordinaria voluto dal Campidoglio. E manca sempre meno a Natale. Come riportato da Repubblica le previsioni per il mese di dicembre sembrano anche essere peggiori infatti, tra l'8 dicembre e il 6 gennaio, grazie anche allo shopping natalizio, i vertici della municipalizzata dell'Ambiente si aspettano un incremento del 30% della produzione di rifiuti. Immondizia che si andrà ad aggiungere all’immondizia ordinaria che seppellirà un’azienda già non messa benissimo.
Basta guardare le cifre. A circolare sono solo il 57%, o anche meno, degli squaletti e dei compattatori a disposizione della flotta aziendale. E per quanto riguarda i dipendenti, sono 1.784 operatori e conducenti su 4.850 parzialmente o completamente inabili. Il primo cittadino Gualtieri ha stanziato 3 milioni di euro per i bonus legati alla pulizia straordinaria e questo potrebbe magari invogliarli a tornare al lavoro. Un aiuto potrebbe arrivare anche dai sindacati.
Roma e il problema dei rifiuti
A parte ciò, resta il problema di dove mettere i rifiuti e di come smaltirli. La scorsa settimana Zaghis aveva interpellato Manlio Cerroni per chiedere la disponibilità del Tmb di Guidonia. Continua intanto la trattativa per portare i rifiuti in Lombardia, dopo lo stop ai conferimenti della Rida di Aprilia e la Saf di Frosinone, che hanno gli impianti al limite della capienza possibile. Stessa situazione del Tmb di Rocca Cencia, di cui avevamo già parlato la scorsa settimana.
Sul tavolo c’è anche l’ampiamento della discarica di Viterbo e la riapertura di quella di Roccasecca, ma ancora non c’è nulla di certo. A breve, forse entro questa settimana, dovrebbe esserci un vertice tra Gualtieri e Zingaretti sulla disponibilità o meno di altre regioni di accollarsi i rifiuti di Roma.
E se quelle italiane non dovessero bastare, si sta pensando anche di rivolgersi all’estero, magari in Svezia o in altri Paesi Scandinavi. Tra le priorità della giunta Gualtieri c’è la nuova mappatura delle aree disponibili nella provincia per realizzare una o più discariche.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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