Si intrufola a scuola e si spoglia davanti a bimbi e genitori: preso clandestino

Lo straniero ha rovinato la recita scolastica di fine anno di un istituto collocato lungo la via Tiburtina. Si tratta di un clandestino, già destinatario lo scorso maggio di un decreto di espulsione, mai ottemperato

Si intrufola a scuola e si spoglia davanti a bimbi e genitori: preso clandestino

Si intrufola in una scuola di Roma durante la recita scolastica di fine anno e si abbassa i pantaloni, dinanzi agli occhi esterrefatti di bambini e genitori presenti.

Protagonista in negativo della vicenda un clandestino ghanese di 61 anni, che è stato tratto in arresto non senza aver opposto una strenua resistenza ai rappresentanti delle forze dell'ordine.

Le segnalazioni al comando dei carabinieri sono arrivate copiose durante la mattinata, ed in tutte si faceva riferimento alla presenza non gradita di un extracomunitario in un istituto scolastico collocato lungo la via Tiburtina. Lo straniero, molesto nei confronti di genitori e bimbi che si erano ritrovati per festeggiare la conclusione dell'anno scolastico, non voleva proprio saperne di allontanarsi. Anzi, quando qualcuno ha tentato di risultare più deciso nelle sue richieste, per tutta risposta il 61enne si è calato i pantaloni mostrando le parti intime senza alcun pudore.

Sul posto gli uomini della questura di Roma, che hanno colto l'africano in flagrante. Dopo aver cercato invano di allontanarsi, messo alle strette dagli agenti, il ghanese si è scagliato contro di loro con grande veemenza. È stato necessario l'aiuto di rinforzi, oltre che quello di un poliziotto fuori servizio, per avere la meglio sul facinoroso africano.

Tratto in arresto e trasportato negli uffici della questura, sono emersi tutti i suoi precedenti. Il ghanese, infatti, si era già reso protagonista di episodi di aggressione contro pubblici ufficiali, non solo.

È emersa anche la sua condizione di clandestinità, così come un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti lo scorso maggio ma bellamente ignorato.

Lo straniero è finito dietro le sbarre di una cella di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo.

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