Roma, migrante picchia e rapina donna per pochi euro

Sabato sera una donna è stata rapinata per pochi spicci nei pressi della stazione Tiburtina da un migrante che probabilmente ruota attorno alla tendopoli dell'ex Baobab

Roma, migrante picchia e rapina donna per pochi euro

La Stazione Tiburtina di Roma è ancora teatro di un'aggressione. La vittima è una trentenne romana che, sabato sera, è stata rapinata per pochi spicci da un migrante che probabilmente ruota attorno alla tendopoli dell'ex centro Baobab, dove qualche settimana fa è avvenuto persino uno stupro.

Il rapinatore di colore ha colto di sorpresa la donna, l'ha strattonata e, poi, è scappato con la sua borsetta. Fortunatamente la vittima è stata soccorsa immediatamente da alcuni passanti e se la caverà solo con qualche livido ed escoriazione. "Quella donna raccontano in un bar poco distante la conosciamo, e non è ricca. Tanta violenza per prenderle una borsa che conteneva pochi euro. E non si tratta di un caso isolato", dicono i residenti al quotidiano il Messaggero che non ne possono più delle continue rapine e aggressioni che avvengono nell'area vicina alla stazione Tiburtina, divenuta bivacco per italiani, stranieri e pusher. La donna rapinata ha sporto denuncia al commissariato di zona ma non è riuscita ad identificare l'aggressore: "È accaduto tutto in un attimo ha detto agli inquirenti non ho avuto il tempo di vederlo bene in faccia a tal punto da riconoscerlo", ha detto.

Il problema sono sempre loro: gli stranieri e, principalmente, i profughi del centro ex Baobab che, secondo la polizia, vengono arruolati dalla criminalità. Partendo da un'indagine che ha portato a una serie di arresti e sequestrin si è scoperta l'esistenza di un'rganizzazione europea che assolda i profughi e, poi, li fa viaggiare sui bus che partono da Tiburtina e con questi raggiungono le capitali europee con ingenti carichi di droga. "Nessuno è razzista commenta un portiere di via della Lega Lombarda ma siamo assediati.

Il problema è che alla stazione Tiburtina sono arrivati migliaia di stranieri il cui flusso sarebbe dovuto essere regolamentato. Ma così non è stato", lamentano i residenti secondo cui i palazzi occupati, come quello in viale delle Provincie, sono base per gli spacciatori che vi nascondono la droga.

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