Roma, sassi e insulti contro i pompieri al campo rom de La Barbuta

La rivolta è scoppiata ieri sera quando un gruppo di occupanti del campo rom de La Barbuta ha bersagliato con sassi e pezzi di vetro i vigili del fuoco accorsi per spegnere l'ennesimo rogo tossico

Roma, sassi e insulti contro i pompieri al campo rom de La Barbuta

Non sono servite a nulla, o quasi, le barriere jersey di cemento con cui la Polizia Locale a metà settembre aveva recintato il campo nomadi della Barbuta per evitare l’accumularsi di immondizia all’esterno dell’accampamento e l’accensione di fuochi da parte dei rom.

I roghi hanno continuato ad avvelenare l’aria nonostante le misure disposte dal comandante dei vigili Antonio Di Maggio che vietano l’ingresso di camion e furgoni nell’insediamento. Uno dopo l’altro, fino a che mercoledì, come riferisce Roma Today, è andato a fuoco anche uno dei moduli abitativi.

Per domare le fiamme è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Gli stessi che sono dovuti intervenire anche ieri sera quando, attorno alle nove, sono divampati diversi falò dalle cataste di immondizia. La presenza dei pompieri, però, evidentemente non è stata gradita dagli ospiti del campo, che, come riporta il Corriere della Sera, hanno preso di mira con un lancio di sassi e bottiglie le squadre arrivate da Roma e Marino per spegnere gli incendi.

Una rivolta in piena regola, condita da insulti contro i vigili, che ha costretto i mezzi giunti sul posto a fare marcia indietro e ad abbandonare l’accampamento, scortati dalla polizia.

Le operazioni di spegnimento dei roghi appiccati, come di consueto ormai, nella discarica che circonda il campo rom non sono state portate a termine.

La polizia è ora al lavoro per identificare le teste calde e già nelle prossime ore potrebbero scattare fermi e sanzioni.

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