Stupra una donna. Ma l'eritreo torna in libertà vigilata per infermità mentale

Un 27enne eritreo ha violentato a Roma una donna e poi ha aggredito 118 e polizia. Pena ridotta a un anno di libertà vigilata per semi infermità mentale

Stupra una donna. Ma l'eritreo torna in libertà vigilata per infermità mentale

Ha stuprato una donna in piazza Cavour, nel pieno centro di Roma, picchiando lei e quanti sono intervenuti per fermarlo. Un eritreo di 27 anni è stato condannato a 6 anni e sei mesi dal Tribunale di Roma ma sconterà solo un anno di libertà vigilata in quanto i giudici lo hanno ritenuto semi infermo di mente.

L’agguato nella notte e l’aggressione al 118

I fatti sono avvenuti nel novembre del 2021 come riporta il Messaggero. L’eritreo, 27 anni e senza fissa dimora, è uno dei tanti sbandati che girano per il centro della capitale. Quella sera ha probabilmente esagerato con l’alcol, come ammetterà lui stesso poco dopo. In piazza Cavour, proprio di fronte al Palazzaccio, ossia il palazzo di Giustizia di Roma, vede la sua preda, una donna anche lei senzatetto, costretta a muoversi con delle stampelle per un problema alle gambe. L’eritreo si avvicina, la importuna. Lei prova a difendersi e lui le toglie le stampelle facendola cadere a terra. In un attimo le è addosso, le abbassa pantaloni e biancheria intima e prova a violentarla. La donna prova a reagire, lo colpisce. Lui per tutta risposta le assesta due colpi in testa e porta a termine la violenza. Alla scena assiste un tassista che chiama il 112. Sul posto arrivano agenti di polizia e 118. Tentano di fermare l’eritreo che però aggredisce anche loro, roteando un bastone e colpendo in particolare i sanitari intervenuti. Alla fine gli agenti hanno la meglio, lo immobilizzano e lo arrestano. Tutta la vicenda è stata ricostruita attraverso le testimonianze in aula.

I problemi mentali e il tentato suicidio

Sulla colpevolezza del 27enne eritreo i giudici della quinta sezione penale del tribunale di Roma non hanno avuto dubbi, tanto da condannare l’uomo a sei anni e sei mesi di carcere. Ma l’avvocato difensore è riuscito a convincere i magistrati sul fatto che il suo assistito abbia problemi psichici.

Una perizia ha infatti confermato la cosa, citando anche un tentativo di suicidio avvenuto alcuni mesi prima dei fatti. Grazie alla semi infermità mentale, dunque, il 27enne eritreo dovrà scontare solo 1 anno di pena, con libertà vigilata e obbligo di cure sanitarie.

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