Nel IV municipio di Roma la tensione è alle stelle da quando quelle “voci incontrollate” sono diventate una certezza. Gli occhi di un intero quartiere, adesso, sono puntati sul civico 74 di via di Salone nell’attesa che accada qualcosa. Non si sa ancora quando ma, prima o poi, quell’ex albergo accoglierà venticinque richiedenti asilo già presenti nell’hinterland romano. Si dovrebbe trattare di una parte dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti e ospitati dalla Cei a Rocca di Papa.
Anche CasaPound, che a Rocca di Papa si era radunata attorno al Cas “Mondo Migliore” per protestare, è entrata a gamba a tesa sulla questione. Oggi, infatti, da via Napoleone III è stato annunciato “un presidio permanente, attivo 24 ore su 24 in via di Salone, per impedire l’arrivo degli immigrati”. “La borgata – dicono – ha già tanti problemi, e non ha certo bisogno di incrementare degrado sociale e delinquenza”.
Il riferimento è al campo rom di via di Salone, il più grande di Europa, che si trova a poche centinaia di metri dall’ex albergo. Ma quali sono le intenzioni dei fascisti del terzo millennio? “Rimarremo qui davanti finché non verrà scongiurato il pericolo, siamo convinti che riusciremo a far cambiare idea alla prefettura”, spiega Mauro Antonini, responsabile di Cp Lazio. Un precedente, in effetti, ci sarebbe. Nel 2014, nel periodo caldo delle europee, dopo due mesi di mobilitazione, i cittadini di Settecamini scongiurarono l’apertura di un centro di accoglienza in Largo Davanzati. Adesso Cp spera di riuscire ad ottenere lo stesso successo. L’imperativo, per il momento, è presidiare. “Abbiamo allestito un gazebo lì davanti – spiega Antonini – e ci siamo organizzati con dei turni da otto persone ogni dieci ore”. E se il pullman dovesse comunque arrivare? “Allora sarà una nuova Casale San Nicola, saremo una barriera umana e non gli permetteremo di entrare”, promette Antonini.
L’associazione IV Municipio Case Rosse e il Caop Ponte di Nona hanno benedetto l’iniziativa e rivolto un ultimo appello al prefetto di Roma, minacciando una denuncia per “omissione d’atti d’ufficio” qualora dovesse risultare che la decisione non abbia incassato l’avvallo del ministro dell’Interno
Matteo Salvini. E proprio un nutrito gruppo di camicie verdi, capitanate dal deputato Francesco Zicchieri, domani, si radunerà davanti al villino per protestare contro l’arrivo dei richiedenti asilo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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