Ruby, un poliziotto: "Berlusconi non sapeva che fosse minorenne"

L'agente che portò la ragazza in questura racconta ai giudici quello che disse la giovane: "Voleva diventare carabiniere, Silvio l'avrebbe aiutata perché nipote di Mubarak"

Ruby, un poliziotto: "Berlusconi non sapeva  che fosse minorenne"

Silvio Berlusconi non sapeva che Ruby Rubacuori avesse meno di 18 anni, perché lei le aveva detto di essere "maggiorenne". A raccontarlo davanti ai giudici del tribunale di Milano è Ermes Caffaro, il poliziotto che la portò in questura per furto tra il tra il 27 e il 28 maggio 2010.

La ragazza rivelò inoltre di voler diventare carabiniere: "Ci pensa Silvio ad aiutarmi", avrebbe aggiunto. All'inizio il poliziotto non avrebbe capito di chi stesse parlando, ma poi la ragazza avrebbe detto "che Silvio l’aiutava a trovare i documenti perché era la nipote di Mubarak", e questo nonostante "Berlusconi sapeva che io non ero egiziana". Secondo l'agente, però, Ruby ha raccontato che "utilizzando l’escamotage della parentela con Mubarak, Silvio Berlusconi avrebbe voluto regolarizzare Ruby".

Poi il poliziotto ha ricordato quel che altri colleghi gli riferirono successivamente circa il "gran trambusto" che si era creato in questura per le pressioni ricevute sulla ragazza che alla fine era stata affdata al consigliere Nicole Minetti, "che si era qualificata come segretaria del presidente del Consiglio": "Ricordo che il collega Landolfi era visibilmente impressionato dalla mole di intervento tanto che mi disse vuoi vedere che questa conosce veramente Mubarak".

Caffaro racconta poi quello quello che la ragazza disse quella sera: "Ruby mi raccontò di aver partecipato ad una festa a Villa San Martino ad Arcore dove era stata accompagnata da Lele
Mora e di aver ricevuto avances da parte di Silvio Berlusconi che avrebbe respinto. Alla fine avrebbe comunque ricevuto 15 mila euro". La ragazza avrebbe detto che oltre a lei, ci sarebbero state "donne che si spogliavano" e questo l’avrebbe messa a disagio. La ragazza avrebbe anche detto al poliziotto che Mora sapeva che fosse minorenne ma Berlusconi "probabilmente no".

Dopo l'interrogatorio, intervenne il pm del tribunale dei Minori, Annamaria Fiorillo, che al telefono dispose che la giovane fosse affidata a una comunità, e solo nel caso non si fosse trova posto presso una struttura, di trattenerla in Questura fino alla mattina.

"Quando comunicai alla ragazza le disposizioni, Ruby si agitò e cominciò a piangere chiedendo di andare a casa a prendere gli effetti personali".

Dopo aver ascoltato Caffaro e un altro agente, il processo è stato interrotto perché due testimoni "non giustificati" non si sono presentati. La prossima udienza si terrà il 17 febbraio.

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